RIVISTA ITALIANA DIFESA
Fregate BELHARRA, la Grecia scioglie il nodo gordiano 29/03/2022 | Giuliano Da Frè

Dopo uno stop-and-go in corso dal 2018, Atene ha finalmente preso la decisione finale relativa all’avvio del rinnovamento della datata componente di superficie della sua flotta. Il 24 marzo infatti è stato firmato col colosso francese Naval Group il contratto da 2,3 miliardi di euro relativo a 3 fregate tipo BELHARRA (versione export delle Frégate de Défense et d’Intervention-FDI), da consegnarsi già nel 2025-2026. Il contratto, la cui negoziazione era entrata nella sua fase finale prima di Natale, ma coi primi contatti avviati 4 anni fa, comprende anche la fornitura di sistemi d’arma come i siluri MU-90, il supporto logistico, e un quarto esemplare in opzione, mentre resta sul tappeto anche un possibile lotto di 4 corvettone/fregate leggere tipo GOWIND-2900 da realizzarsi eventualmente su licenza. Obbiettivo, mandare definitivamente in pensione le fregate classe ELLI, 9 unità tipo KORTENAER vecchie di 40 anni, e delle quali solo 6 ammodernate nel 2004-2009, e le altre impiegate a consumazione, mentre anche per mantenere operative le 4 HYDRA/MEKO-2000 degli anni ’90 sino al 2035 è in corso un MLU. Le BELHARRA porteranno la Marina Greca ben dentro il XXI secolo: si tratta di unità dall’avanzata architettura stealth con prua invertita (Inverted Bow) che conferisce loro un’aria da nave da guerra di fine ‘800; lunghe 122 metri, dislocheranno circa 4.500 t e grazie all’elevato livello di automazione saranno gestibili da 110 effettivi, più un distaccamento aeronautico di 15 elementi destinati all’impiego di un elicottero medio tipo NH-90 o MH-60R, e drone VTOL. La propulsione CODAD garantirà 27 nodi di velocità massima e 5.000 miglia di autonomia a 15 nodi. Ricca la panoplia di armi e sensori: saranno imbarcati un cannone in torretta stealth da 76/62 mm SR con munizionamento STRALES/DART di Leonardo in opzione, 2 autocannoni da 20 mm Nexter NARWHAL, 8 missili antinave EXOCET MM-40 Block-3C, 2 lanciasiluri binati ASW per MU-90, mentre la difesa AAW sarà assicurata da 4 VLS A-50 SYLVER a 8 celle per 32 missili ASTER 15/30, oltre a un CIWS Mk-49 RAM Block-2 per 21 missili RIM-116C. Armi integrate da mitragliatrici da 12,7 mm ad azione manuale e apparati di contromisure. Adeguata la dotazione sensoristica, concentrata in un grande albero tronco-piramidale con radar ad antenne planari, comprendenti l’apparato AESA Thales SEA FIRE. La suite antisom (sempre Thales) comprende sonar a scafo KINGKLIP Mk-2 e rimorchiato CAPTAS-4 COMPACT; sulle BELHARRA elleniche esordiranno inoltre avanzati apparati di cybersicurezza e un’architettura digitale di nuova generazione.

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