
Ha preso oggi il via a Doha il salone della Difesa qatarino DIMDEX, giunto alla sua settima edizione.
Il Qatar è uno dei “big spender” in campo militare ed il salone rappresenta dunque un’eccellente vetrina per fare il punto della situazione sui grandi programmi portati avanti da questo piccolo Emirato del Golfo - molto diverso dai suoi vicini con i quali le tensioni non si sono ancora sopite del tutto, e con il grande evento dei Mondiali di Calcio ormai in vista: un appuntamento storico, che partirà nella seconda metà di novembre e che sta catalizzando tutta l’attenzione e gli sforzi del Paese. Un Paese che per sua caratteristica e struttura, nonché per una certa vicinanza all’Iran, con il quale condivide il mega giacimento di gas SOUTH PARS, costituisce un po' il vaso di coccio tra i vasi di ferro, ovvero Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
Per questo, il Qatar negli ultimi anni si è lanciato in grandi programmi di acquisizione – dai caccia, alle navi, passando per i missili – necessari non solo per potenziare uno strumento militare molto piccolo e di ridotte dimensioni, ma anche per “comprare” una serie di amicizie in Occidente; utili per reggere alla “pressione”, ad un certo punto trasformatasi in conflitto ed isolamento vero e proprio, dei 2 ingombranti vicini. Tra queste amicizie, spicca anche quella con l’Italia. Il Qatar è oggi un nostro partner strategico ed un pilastro del nostro sistema di alleanze nel Mediterraneo Allargato e, nella fattispecie del Golfo. Questa partnership, che ha un altro cardine nella forniture di gas, forniture che con la guerra in Ucraina sembrano destinate ad intensificarsi, si è consolidata nel corso degli ultimi anni grazie alle grandi commesse che ben conosciamo: da quella per le navi di Fincantieri, a quella per gli elicotteri NH-90 di Leonardo, passando per la commessa riguardante le batterie costiere antinave targate MBDA.
E proprio quest'anno le succitate commesse stanno andando a regime con le consegne. E’ così che le prime 2 unità della “nuova” flotta qatarina son già alle prove in mare con la bandiera del cliente: l’obbiettivo è consegnare prima dell’avvio del Mondiale di Calcio 4 unità: 2 fregate leggere classe DOHA e 2 OPV classe MUSHERIB, mentre la LPD picchetto antibalistico, in costruzione a Palermo, sarà varata entro l’anno. Lo stesso vale per le batterie costiere di MBDA, con il primo lotto di equipaggiamenti già arrivato nel Paese, ed un secondo lotto per il quale sono già organizzate le FAT (Factory Acceptance Test); e per gli elicotteri, con il primo TTH consegnato a dicembre ed il primo NFH in accettazione.
Insomma, per l’industria della difesa italiana, che troviamo rappresnetata anche da altre aziende quali Elettronica, Intermarine, Iveco DV, Beretta, ecc., DIMDEX è una vetrina obbligata, anche perchè a quanto già portato a casa e consolidato, si sommano alcune prospettive interessanti di cui parleremo nel reportage completo che uscirà sul numero di maggio di RID. Per questo anche le istituzioni hanno voluto far sentire tutta la loro vicinanza, con la presenza del Sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli e del Segretario Generale della Difesa, Gen. Luciano Portolano. Ma DIMDEX non è ovviamente solo Italia e tutti i grandi colossi internazionali del settore sono rappresentati, a cominciare da quelli turchi. Turchia e Qatar sono infatti alleati di ferro con relazioni che spaziano dal militare al commerciale: il tutto cementato dall’ideologia e dalla vicinanza di entrambi alla Fratellanza Musulmana. Non è un caso che il padiglione turco sia probabilmente il più grande. Ma anche gli Americani hanno una presenza notevole, considerando le grandi commesse per gli F-15QA ed i PATRIOT PAC 3, e la richiesta, ancora pendente, per 4 super-MALE MQ-9B SKY GUARDIAN/SEA GUARDIAN.
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