RIVISTA ITALIANA DIFESA
Nasce il primo progetto di UAV Aggressor: il BANDIT 18/03/2022 | Fabio Di Felice

L’Air Force Research Laboratory (AFRL) Aerospace Systems Directorate dell’USAF ha assegnato un contratto definito di Small Business Innovation Research alla Blue Force Technologies per lo sviluppo di un velivolo da combattimento a pilotaggio remoto (UCAV) che supporti le missioni di addestramento al combattimento aereo (ADAIR). Al programma, ed il relativo UCAV, è stato assegnato il nome in codice di BANDIT ed ha ricevuto l’autorizzazione all’avvio a seguito di una proposta di finanziamento strategico (STRATFI) per un valore iniziale di 9 milioni di dollari e opzioni per completare la progettazione e la costruzione di un massimo di 4 piattaforme aeree. Nell'ambito del programma BANDIT quindi, la Blue Force Technologies, piccola compagnia aerospaziale e di difesa con sede nella Carolina del Nord, realizzerà UCAV ad alte prestazioni che i piloti di aerei da combattimento potranno utilizzare, e sfidare, durante il loro iter addestrativo. Si prevede che il nuovo velivolo possa fornire l’addestramento aereo nel ruolo di “Aggressor” per gli equipaggi dell'Air Force, della Marina e del Corpo dei Marines, a costi notevolmente ridotti rispetto a quelli attuali. La prima fase, di 12 mesi, consentirà lo sviluppo della progettazione della piattaforma fino ad un livello critico, con l’esecuzione dei test a terra del motore e la relativa convalida dell'installazione dello stesso, sotto gli occhi dei tecnici AFRL. L’attuale contratto, se chiuso come pianificato, prevede il completamento delle attività di progettazione e ingegneria, con la produzione di fino a 4 velivoli e la conduzione dei loro test di volo iniziali. Il responsabile del programma AFRL BANDIT, Alyson Turri, ha affermato che "questi sistemi ADAIR unmanned potranno essere pilotati in scenari di addestramento con difficoltà crescente e permetteranno ai piloti di caccia un addestramento sempre più realistico contro avversari tatticamente capaci, in grado di esprimere le prestazioni molto simili a quelle di un caccia avversario di 5ª generazione". Il BANDIT, se dotato della sufficiente autonomia, carichi utili e sensori, rivoluzionerà l’addestramento aereo dell’Air Combat Comand e fornirà l’opportunità chiave di interagire con i sistemi senza pilota a tutto il sistema di sistemi della difesa aerea americano e, magari, in futuro alleato.


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