Giornata importate in Ucraina, soprattutto sui fronti meridionale ed orientale. Le notizie sono frammentarie – e le propagande incrociate “mordono” forte – ma siamo comunque in grado di fare un quadro. A sud, le forze ucraine hanno alleggerito la pressione su Mykolaiv ed hanno contrattaccato con successo in profondità verso Kherson, favorite anche da un ristorno di forze russe verso Mariupol e supportate da elementi della 28ª Brigata dell’Esercito provenienti da Odessa. Nei fatti, si tratta del primo vero contrattacco degli Ucraini dall’inizio della guerra: un fatto che, ancora una volta, dimostra l’insufficienza delle forze russe e dei loro limiti a livello di ISR (Intelligence Surveillance Reconnaissance). Restando sempre nel sud, a Mariupol si combatte ferocemente casa per casa. La sacca cittadina sotto controllo ucraino si riduce poco a poco, mentre le forze russe e le milizie separatiste della Repubblica di Donetsk, appoggiate da unità di fanteria leggera cecena, stanno provando a dividere in 2 i difensori. Nel Donbass, le forze russe avrebbero, dopo una giorni di durissima battaglia, catturato la città di Izyum. Nostre fonti locali ci confermano la notizia. Adesso bisognerà capire se i Russi saranno in grado di consolidare questa conquista. Se ci riuscissero potrebbero minacciare alle spalle le forze ucraine dispiegate nel settore di Sloviansk e Kramatorsk, tagliandole praticamente fuori. Ieri i Russi sono entrati anche a Rubizhne, sempre nel Donbass, stringendo ancor di più la morsa su il grosso centro di Sievierodonetsk. Stamani all'alba, invece, 6 misisli da corcierahanno colpito la State Aircraft Repair Plant, a Leopoli. Lo stabilimento, dove vengono manutenuti i MiG-29dell'Aeronautica Ucraina, sarebbe stato distrutto. I missili sarebbero stati lanciati o dalle unità russe nel Mar Nero o da bombardieri.
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