
La guerra in Ucraina sta entrando nella sua fase probabilmente decisiva. Le forze russe stanno consolidando le proprie poszioni nel “quadrilatero” Hsotmel, Borodyanka, Irpin, Bucha, e si stanno spingendo più in profondità nella parte sudoccidentale di Kiev dove hanno raggiunto Yasnohorodka. Sul fronte della capitale sono nel frattempo affluite nuove unità di fanteria leggera cecene e pure contractor della Wagner. Nella parte orientale di Kiev le avanguardie di Mosca sono avanzate lungo le direttrici Nova Basan e Bobrovytsia entrando a Bohdanivka, a una manciata di chilometri dal centro della città, ed occupando un tratto dell'autostrada M-01 (Kyiv – Chernihiv). L’obbiettivo è isolare le forze ucraine che combattono nel settore di Cernihiv e ricongiungersi con le forze russe che stanno cercando di avvolgere Kiev da sudovest tagliandola anche fuori dagli aiuti che arrivano via terra dal confine polacco e dall’area “santuarizzata” di Leopoli. La manovra è molto complessa di per sé ed ulteriori ostacoli sono rappresentati da linee logistiche molto lunghe e insicure, costantemente attaccate dagli Ucraini, in particolar nell’Oblast di Sumy, e da un numero di forze a nostro avviso insufficiente. Dall’altra parte, però, anche le forze ucraine stanno facendo i conti con perdite elevate, munizionamento che inizia a scarseggiare, in attesa di ricevere i nuovi aiuti inviati dall’Occidente, ed un morale che si sta abbassando nella popolazione civile. Insomma, i prossimi 7-10 giorni saranno decisivi per capire se questa manovra avrà successo oppure se si arriverà ad uno stallo, e per stabilire quali saranno le rispettive posizioni di forza al tavolo negoziale. Sul fronte del Donbass continuano ad avanzare le milizie della “repubblica” di Lugansk, appoggiate dalle truppe regolari russe, che stanno cercando di completare l’accerchiamento del saliente Severodonetsk-Lysychansk; se questo dovesse avvenire il dispositivo ucraino nell’area nord-orientale del Donbass verrebbe definitivamente messo in crisi. Più a sud, a Mariupol, la morsa russa attorno alla città si sta stringendo ancora, mentre a Mykolaiv, dopo i tentativi respinti di catturare la città e l’aeroporto, le forze russe starebbero manovrando per operare un aggiramento, ma anche in questo caso la “coperta” ci sembra un po' corta. Mykolaiv è strategica perché pesantemente difesa e perché rappresenta un ostacolo verso Odessa e la Transinistria. In generale l’azione russa a terra sembra godere adesso di un supporto più incisivo della VKS (l’Aeronautica Russa), che ha incrementato notevolmente la sua attività, mentre la “caccia” ai sistemi terra-aria mobili da parte degli elicotteri d'attacco Ka-52 sembra dare i primi frutti, tanto è vero che negli ultimi 2-3 giorni il rateo di abbattimenti di velivoli russi ad opera della contraerea di Kiev si è abbassato.
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