
Quasi un po' a sorpresa il Governo polacco ieri sera ha annunciato la propria disponibilità a trasferire caccia MiG-29 all’Ucraina, attraverso gli Americani – che per compensazione avrebbero fornito degli F-16 – e la base NATO di Ramstein. La risposta americana non si è fatta attendere: da Washington hanno prima fatto sapere di essere sorpresi per l’annuncio, evidentemente non concordato, e poi hanno aggiunto che l'operazione presenterebbe delle difficoltà logistiche e che sarebbe al momento non sostenibile. Una circostanza del genere, infatti, avrebbe ripercussioni rilevanti e costituirebbe un'ulteriore escalation nel confronto tra NATO e Russia: in pratica sarebbe solo un gradino sotto l’intervento diretto a fianco degli Ucraini. E poi ci sono tutte quelle difficoltà logistiche e pratiche che abbiamo già evidenziato. I piloti ucraini dovrebbero raggiungere Ramstein, familiarizzare ed addestrarsi con i velivoli, visto che l’avionica è in parte diversa da quella dei MiG-29 dell’Aeronautica Ucraina, e poi “rientrare” in Ucraina in volo, esponendosi ovviamente al rischio di abbattimento.
Nel frattempo sul terreno si sta stringendo la morsa su Kiev. le forze russe si sono spinte più in profondità nella parte sudoccidentale della città ed hanno raggiunto Yasnohorodka, dopo aver preso il controllo di Kopyliv e Demydiv. Ad est, invece, sono entrati a Bohdanivka, a una manciata di chilometri dal centro della città ed hanno occupato un tratto dell'autostrada M-01 (Kyiv – Chernihiv).
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