RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, si muove il fronte di Kiev e del Donbass mentre si intensificano gli attacchi aerei 08/03/2022 | Pietro Batacchi

Negli ultimi 2-3 giorni stiamo assistendo ad un incremento delle operazioni aeree russe in Ucraine. Si tratta di una “novità” considerando che l’Aeronautica Russa (VKS) nei primi 7-8 giorni è stata un po' la grande assente di questa guerra. Adesso ci sono dei segnali di una sostanziale ripresa ed anche stamani ci sono stati attacchi in diverse parti del Paese. Per la gran parte si tratta di attacchi condotti a bassa quota impiegando bombe “stupide”, ovvero a caduta, e questo spiega anche gli alti livelli di perdite subiti: almeno una quarantina tra aerei ed elicotteri, rimasti “vittime” sopratutto degli spalleggiabili STINGER e STRELA, ma anche dei sistemi mobili a corto-medio raggio SA-8 OSA/GECKO, SA-3 GOA e SA-15 TOR, e dei sistemi mobili a medio raggio BUK-M1 messi in campo dagli Ucraini. In generale, almeno finora, la VKS non è stata capace di condurre un’efficace azione di soppressione dei SAM avversari, anche per mancanza di veri assetti dedicati, e fa specie vedere le azioni di DEAD (Destruction of Enemy Air Dfense) condotte dagli assaltatori Su-25 con bombe a caduta. Molto migliori, sembra, i risultati ottenuti impiegando gli elicotteri d’attacco Ka-52 che stanno utilizzando missili a guida laser. I Russi, però, evidentemente si stanno prendendo questi rischi altissimi ed hanno intensificato l’azione e gli attacchi aerei sopratutto contro le città, sottoposte già da giorni all’intenso fuoco dell’artiglieria ed agli attacchi con missili da crociera KALIBR e balistici ISKANDER (questi ultimi starebbero però finendo). Evidente l'obbiettivo di fiaccarne il morale e costringerle alla resa senza dover ingaggiare costosissime battaglie urbane. Nel frattempo sul terreno la situazione non è mutata molto rispetto agli ultimi giorni. I Russi stanno intensificando il loro sforzo logistico nella parte nord-occidentale di Kiev dove hanno ripreso la cittadina di Irpin. Adesso l’obbiettivo è rimettere in funzione il ponte abbattuto dagli Ucraini sull’omonimo fiume per tentare così di spingersi più a sud e ricongiungersi con le forze che avanzano da est verso la capitale attraverso l’Oblast di di Sumy, le cui avanguardia avrebbero raggiunto Rusaniv nella periferia orientale di Kiev. Nei prossimi 2-3 giorni capiremo veramente se questa manovra potrà avere successo oppure no. A sud, continuano invece ad avanzare le milizie separatiste della “repubblica” di Lugansk, appoggiate dalle forze russe: hanno catturato diversi villaggi e sono entrate nella cittadina di Popasnaya minacciando di accerchiamento le forze ucraine raggruppate nel settore Severodonetsk-Lysychansk. Sull’asse kherson-Mykolaiv, la situazione resta di stallo. I ternativi effettuati fin qui dai Russi di entrare a Mykoliav, e prendere l’aeroporto, sono stati respinti: le forze non sono sufficienti.

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