
L’operazione militare russa in corso sull’intero territorio dell’Ucraina è stata finora caratterizzata, principalmente, da una campagna aerea e missilistica volta, in primis, alla disarticolazione della catena di comando e delle capacità di difesa aerea ucraine e, in secondo luogo, all’eliminazione di obiettivi navali e missilistici in grado di costituire un pericolo per le forze russe. Si tratta, in effetti, di una dottrina abbastanza consolidata a livello globale che implica la distruzione “a distanza” di obiettivi strategici nelle prime 24/48 ore del conflitto, attraverso l’impiego di missili balistici di teatro e cruise uniti a barrage di artiglieria e razzi guidati, per consentire l’avvio di un’offensiva terrestre in profondità.
L’offensiva aerea è stata contraddistinta da un’unica ondata tra le 4 e le 5 ora locale, eseguita da bombardieri strategici Tu-95MS BEAR (forse anche da Tu-22 e Tu-160) armati con missili da crociera KH-101 e Kh-555 per l’eliminazione di obiettivi strategici – centri di comando e controllo, basi aeree, depositi munizioni, ecc – e da bombardieri tattici Su-34, equipaggiati con missili antiradiazione Kh-31P, impiegati per lo soppressione/distruzione delle difese aeree ucraine, inclusa una stazione radar P-14 di allerta precoce ubicata nei pressi di Mariupol. I cruise lanciati dai BEAR dovrebbero aver colpito obiettivi situati su tutto il territorio ucraino – zona di Leopoli inclusa – ad eccezione dell’area costiera, obiettivo dei KALIBR della Marina.
Tali attacchi sono stati preceduti da circa 10/12 voli di ricognizione fotografica effettuati nel pomeriggio e nella serata di ieri da alcuni Su-24MR sulle aree di confine in Crimea e Bielorussia.
Successivamente, l’attività aerea principale è stata - ed è tuttora - svolta da elicotteri Mi-8MTV-5, impiegati per il trasporto dei commandos russi, e dagli elicotteri d’attacco Mi-24P/Mi-35M e Ka-52 che hanno il compito di spianargli la strada eliminando mezzi corazzati e sistemi antiaerei mobili a corto raggio e per la difesa di punto (MANPADS), nonché di supportare i raid anfibi effettuati contro Mariupol e Odessa. Peraltro, nel corso delle operazioni di scorta ai Mi-8 per l’infiltrazione delle forze avioportate della 31ª Brigata d’assalto russa dalla Bielorussia verso l’aeroporto di Hostomel (hinterland nordoccidentale di Kiev), un paio di Ka-52 dovrebbero essere stati abbattuti da sistemi spalleggiabili MANPADS.
Per quanto concerne l’offensiva missilistica terrestre, la Russia ha certamente impiegato missili balistici di teatro ISKANDER-M, 2 battaglioni dei quali sono stati rischierati 4 giorni fa nell’area tra Bryansk e Belgorod. Gli ISKANDER-M sarebbero stati utilizzati in 2/3 ondate per colpire alcuni edifici militari nell’area di Kiev, la base aerea di Dnipropetrovsk, sede di una decina di aerei tra Mig-29 e Su-25, un deposito di munizioni a Svatovo e siti di difesa aerea e centri di comando nell’area di Kharkiv. Unitamente all’impiego degli ISKANDER-M da parte dei reparti dell’Esercito e dei cruise aviolanciati, le unità della Marina russa hanno partecipato all’attacco con l’impiego di missili da crociera KALIBR contro vari obiettivi situati ad Odessa – edifici e navi - e Mariupol, nonché contro l’aeroporto di Melitopol, la base aerea di Ivano-Frankivsk - sede della 114ª Brigata Aerotattica dell’Aeronautica Ucraina, costituita da una ventina di MiG-29 - e contro alcuni ponti situati nel sud e nell’est dell’Ucraina, tra cui quello di Genichesk, nei pressi di Kherson.
Nonostante la suddetta offensiva aero-missilistica, al momento non sembrerebbe che la Russia sia riuscita – ancora - a raggiungere la superiorità aerea, dato che è documentata l’attività di caccia MiG-29 FULCRUM e Su-27P FLANKER ucraini, responsabili di almeno 4 abbattimenti di elicotteri Mi-8 e Ka-52, così come quella degli aerei da attacco Su-25 FROGFOOT impegnati in operazioni di interdizione contro mezzi blindati e corazzati ucraini. Non si conosce, al contrario, il destino dei bombardieri tattici Su-24M ucraini. Come detto, è possibile che tale superiorità venga raggiunta nelle prossime 24/48 ore, tramite il bersagliamento delle restanti basi aeree ucraine ancora operative, dopo la distruzione/danneggiamento di quelle di Chuguyev/Kharkiv, Ivano Frankivsk, Kulbakino, Lutsk e Odessa. Qualora ciò non dovesse accadere, è verosimile ritenere che l’Aeronautica russa possa impiegare i propri velivoli - Mig-29 e Su-27/30/35 - per assicurarsi la superiorità aerea tramite l’abbattimento diretto degli aerei ucraini, obiettivo raggiungibile restando nello spazio aereo russo, grazie all’impiego di missili aria-aria BVR R-37/R-77. Va evidenziato, peraltro, che alcuni aerei ucraini più vulnerabili – tra cui gli Il-76 – sono stati rischierati in paesi alleati confinanti, senza dimenticare il Su-27 di stanza ad Odessa, finito in Romania non si sa se per fuga o per mancanza di basi dove atterrare in sicurezza. Allo stato attuale, non si segnalano abbattimenti documentati di aerei ucraini, ad eccezione di un aereo da trasporto An-26 e di un Su-27P del 39esimo Squadrone distrutto durante un attacco contro la base aerea di Ozernoye. Il Ministero della Difesa russo, tuttavia, parla di ulteriori 9 velivoli abbattuti - 2 caccia Su-27, 2 bombardieri tattici Su-24, un elicottero non specificato e ben 4 dei 6 UAV armati TB2 BAYRAKTAR recentemente acquistati dalla Turchia. Al contrario, dovrebbero essere 6 gli elicotteri persi dai russi a cui, negli ultimi minuti, si è aggiunto un An-26 del 535° Reggimento, abbattuto da un MANPADS STINGER.
Allo stato attuale, non è chiaro lo status della difesa aerea ground based ucraina e, in particolare, l’operatività delle 4 batterie di S-300V e il loro eventuale impiego contro i missili balistici ISKANDER lanciati dai russi. Tuttavia, tenuto conto che gli abbattimenti di aerei russi sono stati effettuati da caccia o da sistemi MANPADS, sembra che tali sistemi - e l'intera rete missilistica costituita anche da 16 batterie di S-300PS/PT - non siano in grado di contrastare efficacemente l’offensiva aero missilistica russa, posto che siano operativi. A dimostrazione di tale elemento ci sono i suddetti voli di ricognizione fotografica effettuati dai Su-24MR FENCER delle VKS russe, voli proseguiti e documentati anche in queste ore, finanche su Kiev dove i FENCER hanno operato con relativa tranquillità. Secondo alcuni video, peraltro, almeno una batteria di S-300PS è stata eliminata.