RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il raid anfibio russo su Odessa e Mariupol 24/02/2022 | Fabio Di Felice

Con 2 azioni combinate sul porto di Odessa e le installazioni di Mariupol, i Russi hanno neutralizzato le forze navali di Kiev, assumendo il controllo totale del dominio marittimo nel conflitto in corso. Informazioni trapelate dal Ministero degli Interni ucraino, ma non ancora confermate ufficialmente, riportano un raid anfibio russo sul porto di Odessa che ha annichilito le capacità navali ucraine. Non parliamo quindi di un attacco di precisione effettuato da munizionamento di precisione come i missili cruise KALIBR, ma di un raid, effettuato dalle Forze Anfibie della 810ª Brigata delle Guardie di Fanteria di Marina e da forze speciali, con il probabile impiego di mezzi di superficie da sbarco e elicotteri da trasporto, supportati dal fuoco di elicotteri d’attacco Kamov KA-52 ALLIGATOR. Le forze anfibie hanno agito probabilmente sfruttando l’oscurità, partendo dalla vicina Crimea, con un minimo supporto della Flotta russa nel Mar Nero, al fine di sfruttare l’effetto sorpresa e, al tempo stesso, evitare le possibili difese costiere ucraine, basate sui missili anti-nave NEPTUNE. E’ ipotizzabile che il raid abbia ricevuto il supporto di unità clandestine infiltrate negli scorsi mesi nell’area di Odessa; circa un mese fa infatti, il servizio di sicurezza ucraino SBU aveva effettuato l’arresto di una cellula dell’intelligence russa impegnata nel pianificare azioni proprio contro il porto stesso. La Marina militare ucraina è stata colpita, in maniera alquanto prevedibile, nella sua unica base degna di nota, dopo la perdita delle installazioni navali sulla penisola di Crimea, che ospitava le sue 15 unità navali principali. Nonostante i molti programmi navali avviati (grazie al supporto di Stati Uniti, Gran Bretagna, Turchia, Francia e Danimarca), la Marina ucraina, anche senza ricevere questo attacco, avrebbe potuto svolgere solo limitate azioni di disturbo e contro-interdizione costiera impiegando mezzi insidiosi come piccole cannoniere e mezzi da pattugliamento. Ancora non disponibili informazioni sugli attacchi condotti alle installazioni navali nell’area di Mariupol che, data la vicinanza alle regioni del Donbass, potrebbero essere stati svolti facilmente con l’utilizzo dell’artiglieria delle forze terrestri ovvero con un’azione dei KA-52 e mezzi ad ala fissa, decollati dalla Crimea. Con queste azioni sincronizzate, le Forze Armate russe conquistano il controllo del Mar Nero e del Mar d’Azov, imponendo un blocco navale sull’Ucraina che potrà essere facilmente gestito tramite l’effettuazione di Maritime Interdiction Operations (MIO). Schierare una flotta in uno specchio d’acqua limitato come il Mar Nero, in grado di minacciare tale blocco è, in questo momento, fuori discussione, tenendo presente che l’unico Paese che ne sarebbe capace, la Turchia, non ha manifestato alcuna intenzione di ostacolare il potente vicino.

Seguiteci sul nostro Canale Telegram.


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE