
Dalla ministeriale NATO della Difesa, che si sta svolgendo a Bruxelles nel pieno della crisi ucraina, arriva una decisione importante. L’Alleanza Atlantica ha dato il via libera al potenziamento del proprio dispositivo militare sul fronte orientale, lo ha confermato il Segretario Gnerale Stoltenberg che ha affermato: “We have asked our military commanders to provide advice and provide more details on the scale and the scope, including on potential new battlegroups in the East, in the southeast, in Romania, in the Black Sea region”. Nelle prossime settimane avremo i dettagli di ciò che la NATO andrà effettivamente a fare, mentre pare scontato che almeno un nuovo Battle Group, a guida francese, venga dispiegato in Romania. Al momento l’Alleanza Atlantica dispiega 4 Battle Group multinazionali sul territorio dei 3 “baltici” – l’Italia ha una compagnia in Lettonia, Operazione BALTIC GUARDIAN, all’interno del Battle Group a guida canadese – e in Polonia. In realtà, già da settimane, per rispondere al dispiegamento russo lungo il confine con l’ucraina, la NATO ha rafforzato la propria presenza militare ad est, con il rischieramento di 3.000 soldati americani – di cui 1.700 appartenenti all’82ª Divisione Aeroportata - in Polonia e Romana.
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