
E’ giunto ormai da qualche giorno in Parlamento il decreto per l’approvazione e l’attuazione del programma relativo allo sviluppo ed all'acquisizione di 2 nuovi cacciatorpediniere DDX da oltre 10.000 t di dislocamento per la Marina Militare. Il programma ha un costo di 2,7 miliardi di euro, di cui quasi 2,4 già allocati nel bilancio ordinario della Difesa. Sui DDX potrebbe aprirsi anche una cooperazione internazionale, con la Spagna, visto il recente accordo di collaborazione annunciato da Fincantieri e Navantia, oppure con la Francia, visto il ruolo della joint venture tra Fincantieri e Nval Group, NAVIRIS. Sui DDX è in corso già uno studio di de-risking finaziato dalla Difesa. Queste nuove unità dovrebbero essere dotate del radar a facce fisse KRONOS DUAL BAND 3000 (banda C e banda X) per la scoperta, il tracking e la guida missili e del radar a lungo raggio in banda L KRONOS POWER SHIELD con capacità anti-balistiche. L’armamento dovrebbe comprendere missili antiaerei/antimissile ASTER 15/30 e ASTER 30 Block 1 NT, missili antinave pesanti, con capacità secondaria di attacco a bersagli terrestri, TESEO EVO, missili da crociera per l’attacco a bersagli terrestri in profondità SCALP NAVAL e/o FC/ASW, ed armi ad energia diretta, nonché sistemi anti-drone.
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