Dieci morti, 21 feriti, e diversi aerei danneggiati o distrutti. E’ quasi un bilancio di guerra, quello che ci consegna l’incidente avvenuto ieri nella base aerea spagnola di Albacete, quando un caccia F-16D greco è precipitato in fase di decollo, forse per un’improvvisa perdita di potenza al motore, schiantandosi nell’area di parcheggio dell’aeroporto militare, dove in questi giorni si svolge un’esercitazione NATO. Il pilota e il navigatore greci sono morti sul colpo: ma lo schianto del jet ellenico ha investito in pieno un gruppo di piloti e di tecnici che si trovavano presso alcuni aerei fermi sulla pista: le altre 8 vittime sono tutte francesi, mentre tra i feriti (5 in gravi condizioni) risultano esserci anche 9 italiani, uno dei quali ricoverato con ustioni. Ma se il bilancio più tragico riguarda ovviamente le perdite tra il personale, i danni subiti dai mezzi non sono meno ingenti, anche se non ancora quantificabili con esattezza. Stando alle foto che circolano sui media e sul web, e alle prime dichiarazioni ufficiali e non (compresa la testimonianza di un pilota della Marina Militare impegnato a rullare quando è avvenuto l’incidente), oltre all’F-16 greco completamente distrutto, sarebbero stati danneggiati più o meno gravemente 2 ALPHA JET e un MIRAGE 2000 francesi, e un paio di F-15 americani, tutti impegnati, dal 19 gennaio scorso, nel Tactical Leadership Program dell’Alleanza Atlantica, che inquadra aerei addestrativi basici e velivoli da conversione operativa. In particolare, un EAGLE e un ALPHA JET sarebbero stati investiti in pieno dalla palla di fuoco in cui l’F-16 si è trasformato. Assieme ai velivoli NATO, si trovavano sulla pista di Albacete anche 2 AMX del 51° Stormo di Istrana, e 5 caccia V/STOL AV8 HARRIER 2 Plus della Marina Militare. Al momento, come ci hanno confermato fonti dello Stato Maggiore della Difesa proprio in questi minuti, risulterebbe danneggiato solo un AMX, mentre le autorità giudiziarie e militari spagnole hanno secretato l’inchiesta subito avviata.