
Lunedì scorso gli Emirati Arabi Uniti hanno confermato che il sistema THAAD (Terminal High Altitude Area Defense) ha intercettato, per la prima volta, un missile balistico a medio raggio degli Houthi. Tale sistema antibalistico (che utilizza un intercettore endo/eso atmosferico) ha delle prestazioni che si collocano a metà strada tra quelle del PATRIOT PAC-3 e quelle dei sistemi Standard SM-3 dell’AEGIS. Nell’attacco sopracitato gli Houthi hanno utilizzato anche dei missili da crociera e dei droni che hanno ucciso 3 civili e ferito altre 6 persone. Le aree maggiormente interessate da tale strike sono state l’aeroporto internazionale e il terminal petrolifero di Mussafah vicino la base aerea di Al-Dhafra, che ospita forze americane e francesi. Gli EAU nel 2012 avevano ordinato 9 lanciatori THAAD, operativi dal 2015, tramite un contratto FMS (Foreign Military Sales), diventando così il primo cliente straniero del sistema statunitense. Anche l’Arabia Saudita nel 2017 ha acquistato il sistema antibalistico, prodotto da Lockheed Martin, per difendersi dagli attacchi missilistici degli Houthi, con cui ormai sono in guerra da 8 anni. Attualmente gli Stati Uniti hanno schierato tale sistema in Corea del Sud, Giappone, Guam, Israele e Romania.
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