RIVISTA ITALIANA DIFESA
Dopo lo stop del 2020 parte l’aggiornamento degli F-15MJ giapponesi 13/01/2022 | Andrea Mottola

Secondo quanto annunciato lo scorso 30 dicembre dal Pentagono, Boeing ha siglato un contratto del valore di 471,3 milioni di dollari per la progettazione, lo sviluppo e l’integrazione di una nuova suite avionica facente parte del programma di aggiornamento JSI – Japan Super Interceptor – per 70 caccia intercettori F-15J/MJ EAGLE dell’Aeronautica del Giappone (JASDF). L’accordo, inoltre, prevede sviluppo, test e consegna di 4 addestratori di sistemi d’arma. Come detto, l’upgrade prevede l’integrazione di una nuova suite avionica che sarà incentrata sul radar Raytheon AESA APG-82(v)1, su un nuovo computer/sistema di missione Advanced Display Core Processor II (ADCP II), nonché sulla nuova suite di guerra elettronica ALQ-239 della BAE Systems Inc. e su un datalink prodotto localmente che renderà gli aerei giapponesi interoperabili con i sistemi di comunicazione, condivisione e trasmissione dati presenti sui velivoli statunitensi e sugli F-35 della JASDF. L’upgrade, inoltre, includerà una generale digitalizzazione dell’abitacolo e l’integrazione di nuovi armamenti. Al contrario, il programma JSI non dovrebbe includere un incremento capacitivo in termini di autonomia o carico pagante trasportabile, né un aggiornamento/sostituzione delle componenti strutturali, dei motori o dei sistemi di controllo. La firma del suddetto contratto riavvia il progetto JSI interrotto alla fine del 2020 a causa di un incremento dei costi dovuto, principalmente, alla mancanza di una linea di produzione attiva del velivolo. Parte della soluzione è stata quella di tagliare alcuni costi – circa 1 miliardo di dollari - riducendo a 70 il numero di EAGLE che otterranno l’upgrade, rispetto ai 98 inizialmente previsti, e abbandonando i piani d’integrazione sugli aerei nipponici del nuovo missile cruise antinave AGM-158C LRASM, missile che potrebbe essere sostituito dalla nuova variante (denominata KAI) dell’autoctono antinave ASM-3 in via di sviluppo da parte di Mitsubishi Heavy Industries. A seguito dei suddetti tagli e modifiche, il costo totale del programma JSI è attualmente stimato in 3,5 miliardi, rispetto ai 4,5 calcolati nel 2019 ai tempi dell’autorizzazione alla procedura FMS da parte del Dipartimento di Stato USA. Tenuto conto di tali cifre, è presumibile che il contratto recentemente siglato da Boeing copra una prima parte dei costi di sviluppo ed integrazione. Per quanto concerne le tempistiche, il programma JSI dovrebbe essere completato entro la fine del 2028. I lavori verranno eseguiti a St. Louis e vedranno il coinvolgimento dell’US Air Force Life Cycle Management Center (AFLCMC) di Wright-Patterson.

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