RIVISTA ITALIANA DIFESA
Nuovi dettagli sui futuri SSBN inglesi classe DREADNOUGHT 23/12/2021 | Fabio Di Felice

Il Ministero della Difesa britannico ha divulgato un rapporto aggiornato che riassume lo stato di avanzamento del progetto relativo ai futuri SSBN DREADNOUGHT, che rimpiazzeranno quelli della classe VANGUARD e dovranno impiegare i missili nucleari TRIDENT. Secondo quanto riportato, nonostante i pesanti effetti della crisi dovuta al Covid-19, il programma procede regolarmente, sia nello sviluppo che nel budget, con la previsione di far entrare in servizio il primo della classe, l’HMS DREADNOUGHT, all’inizio degli anni ’30. Come previsto dalla Strategic Defence and Security Review britannica del 2015, si stima un costo totale del progetto intorno ai 31 miliardi di sterline (circa 37 miliardi di euro) con un possibile incremento già pianificato di circa 10 miliardi di sterline. Allo stato attuale, sono già stati stanziati 10,4 miliardi di sterline, circa il 35% della spesa totale prevista. Parallelamente al nuovo SSBN, procede anche il progetto per lo sviluppo della nuova testata nucleare che dovrà essere compatibile con il missile TRIDENT II D5 (verrà aggiornato insieme agli USA per l’estensione della vita operativa) e sviluppata in parallelo con il programma della testata W93/Mk7 statunitense. Il rapporto della Difesa britannico sottolinea quanto sia importante e strategica la collaborazione con gli Stati Uniti, in particolare per quanto riguarda il sistema d’arma stesso e le tecnologie relative ai reattori nucleari, come previsto dal Mutual Defence Agreement del 1958 e dal successivo Accordo per la vendita dei POLARIS del 1963 tra Stati Uniti e Inghilterra. Al tempo stesso è stata sottolineata anche l’importanza della cooperazione con la Francia, sotto il Trattato di TEUTATES, firmato nel novembre 2010, focalizzata sulla condivisione delle conoscenze tecnologiche - relative allo stoccaggio delle risorse nucleari ed all'idrodinamica - in supporto delle rispettive capacità di deterrenza nucleari. Nel Rapporto in questione, sono 2 però i punti che non sono stati approfonditi: il primo è quello relativo alla capacità della nuova piattaforma di imbarcare anche armi ipersoniche, il secondo riguarda l'ipotesi che la tecnologia del DREADNOUGHT possa essere utilizzata anche per il futuri SSN australiani, nell’ambito della cooperazione AUKUS.


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