
La Romania ha avviato l’acquisizione di 32 F-16 di seconda mano provenienti dalla linea dell’Aeronautica Norvegese. Il contratto ha un valore di circa 454 milioni di euro (514 milioni di dollari USA) e consentirà alla Romania di dire addio ai suoi ultimi, obsoleti Mig-21. Il Paese dispone già di una piccola flotta di 17 F-16 ex-portoghesi acquisiti in 2 tranche, nel 2013 (9 monoposto AM e 3 biposto BM) e nel 2020 (4 monoposto e 1 biposto), aggiornati allo standard Block 52 negli USA, e le cui consegne si sono concluse solo quest’anno. Tuttavia, già a partire dal 2019, alcuni di questi velivoli hanno partecipato all’operazione di Air Policing sui paesi Baltici in ambito NATO. L’esiguità della flotta e la vetustà dei Mig-21, in un periodo in cui le tensioni con la Russia nella regione sono alle stelle, ha però portato all’istituzione anche della misisone NATO di Air Policing South, che vede distaccamenti di caccia alleati rinforzare le difese proprio della Romania oltre che della Bulgaria. La Norvegia è invece ben avviata sulla strada del rimpiazzo dei propri F-16 con i nuovi F-35A. Il ritiro degli F-16 norvegesi dal servizio sarà completato nel nuovo anno, mentre all’inizio di dicembre il Ministero della Difesa norvegese ha concluso un accordo con la compagnia privata Draken, a cui andranno altri 12 F-16. Con questi 2 accordi, la quasi totalità dei 52 F-16 MLU norvegesi ha trovato una seconda vita. Il Paese nordico aveva originariamente acquisito 74 F-16, aggiornandone poi 52 attraverso il programma di Mid Life Upgrade. Ulteriori dettagli su RID 2/21.
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