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Come molte potenze occidentali, anche la leadership politico-militare del Pakistan ha deciso di spostare la sua principale attenzione, e allocazione di risorse, dal condurre operazioni antiterrorismo e di contro-insorgenza verso i gruppi militari Tehrick e Taliban Pakistan (TTP) al confronto convenzionale peer-to-peer con il suo nemico storico, l’India. Tale cambiamento di direzione può considerarsi provocato principalmente da due cause. La prima si riferisce al fatto che, negli ultimi venti anni, si è assistito ad una costante diminuzione della minaccia rappresentata dal TTP, grazie alle campagne civili-militari condotte dalle Forze Armate pakistane che hanno eliminato tutte le cellule terroristiche nel Paese, limitandone la libertà di movimento alla sola provincia di Khyber Pakhtunkhwa, sotto l’amministrazione di confine delle famose Federally Administere Tribal Areas (FATA). La seconda causa è invece relativa alle decisioni prese dall’establishment militare dell’India stessa. Quest’ultimo ha infatti effettuato delle oculate acquisizioni che hanno creato non poche preoccupazioni oltre confine: l’approvvigionamento dei moderni carri T-90MS, la costruzione di un gran numero di carri T-90A e l’aggiornamento dell’intera flotta dei carri T-72M1. Tali mosse hanno innescato un’attenta rivisitazione del parco veicoli corazzati pakistano, e non solo, con una maggiore spinta alle nuove acquisizioni e ai programmi di aggiornamento, oltre a un miglioramento dell’integrazione di tutti i sistemi sul campo di battaglia. Durante una visita presso gli stabilimenti nazionali della Heavy Industries Taxila (HIT), il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale Qamar Javed Bajwa, ha rivelato quelle che saranno le aree in cui verteranno le risorse e i nuovi progetti dell’Esercito Pakistano: Nuove misure di protezione dei veicoli corazzati e nuove stazioni di controllo remoto per sistemi d’arma per carri armati in servizio o in acquisizione. Un nuovo sistema di artiglieria da 155mm di sviluppo nazionale. Nuovi sistemi di protezione per i mezzi di trasporto della fanteria per il contrasto di minacce anti-tank e C-IED. L’avvio di programmi per la produzione, manutenzione e aggiornamento in campo nazionale di ogni piattaforma da combattimento corazzata. Durante la stessa visita sono stati mostrate delle immagini con il veicolo di produzione nazionale VIPER e una versione migliorata del carro Type-85APII, probabilmente già alla versione Type-85 UG, entrambi dotati di una nuova corazza protettiva. Quello che però sembra chiaro è il fatto che il Pakistan riuscirà a raggiungere una possibile posizione di equilibrio con le Forze Armate indiane, solo quando riceverà un sufficiente numero di carri VT-4 prodotti dal China North Industries Group (NORINCO). Il primo dei quali è entrato in servizio nello scorso giugno, e che possiedono una moderna e reattiva corazza, APS, sistemi di osservazione termica di terza generazione, un avanzato sistema di tiro e di fuoco in grado di lanciare anche missili controcarro; capacità queste che gli permetterebbero di affrontare ad armi pari, su un possibile campo di battaglia, i carri T-90MS indiani.
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