RIVISTA ITALIANA DIFESA
La RAF in cerca di Aggressor 03/11/2021 | Gabriele Molinelli

L’Integrated Review britannica ha deciso, fra le altre cose, il ritiro anticipato dell’HAWK T1 da tutti i ruoli meno quello di “cavalcatura” della pattuglia acrobatica Red Arrows. Questo significa che, a fine marzo 2022, sia il 736 Naval Air Squadron che il 100 Sqn della RAF saranno senza aerei, lasciando scoperto il ruolo aggressor, il supporto all’addestramento della flotta e dei JTAC, e altre missioni di addestramento operativo. La Royal Navy punta decisamente ad un maggiore uso di droni per la simulazione di attacchi aerei e missilistici contro la flotta, ed ha testato i Qinetiq BANSHEE 80+ anche a bordo della portaerei HMS PRINCE OF WALES, per di più rivestendoli con i colori proprio del 736 NAS. La Marina già programmava di dismettere gli HAWK all’incirca in questo periodo, quindi è meglio preparata. La Royal Air Force contava di mantenere in servizio il 100 Sqn fino al 2027, quindi ora ha lanciato, con procedura d’urgenza, una gara per assicurarsi i servizi di un Contractor entro l’estate del 2022. La RAF stima un requisito di 2.400 ore di volo annue, con picchi di 12 sortite al giorno, fino a 4 delle quali simultanee. Dal totale sono escluse le ore di volo necessarie al contractor per addestrare i propri piloti e mantenerli qualificati. I velivoli forniti dovranno essere equipaggiati di radar e Radar Warning Receiver, con ulteriore equipaggiamento, ad esempio pod di telemetria, fornito dal governo (Government Furnished Equipment). Ai velivoli sono richieste buone prestazioni transoniche, con il requisito di poter sostenere 5G di accelerazione e velocità di Mach 0,75 con carichi esterni a quote comprese fra 20.000 e 30.000 piedi. Un precedente tentativo di acquisire un completo servizio Red Air integrato a supporto dell’addestramento operativo, il progetto Air Support to Defence Operational Training (ASDOT), è stato terminato nel 2020 perché le offerte dei team in gara non sono state giudicate soddisfacenti dal punto di vista dei costi. Adesso, ecco quest’altro tentativo ed un’ottima opportunità per Leonardo e per il pacchetto servizi basato sull’M-346.


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE