RIVISTA ITALIANA DIFESA
La China's Maritime Safety Agency schiera un super-OPV 29/10/2021 | Giuliano Da Frè

Nei piani di Pechino, non c’è solo la creazione di una Marina oceanica capace di sfidare la US Navy. Infatti, accanto alla Guardia Costiera, riorganizzata nel 2013 e destinataria di una nuova generazione di pattugliatori di varia taglia e tipologia, realizzati con standard avanzati e affiancati da fregate Type-053, dismesse dalla PLAN dopo aver sbarcato (ma immagazzinato) i sistemi d’arma più prestanti, opera dal 1998 la China's Maritime Safety Agency. La CMSA è un’agenzia guardacoste di law enforcement con compiti di sorveglianza e protezione del traffico, lotta all’inquinamento, servizio SAR, e coi suoi 25.000 effettivi con 1.300 imbarcazioni di ogni tipo alleggerisce il lavoro della Guardia Costiera, da anni sempre più in prima linea nelle aree di tensione marittime del Mar Cinese. Tuttavia anche la CMSA in questi giorni ha ricevuto, quale nuova “ammiraglia”, un pattugliatore oceanico da 10.700 t, lungo 165 m e largo 20,6: lo HAIXUN-09, impostato nel 2019 assieme a un secondo esemplare in allestimento. La nuova unità ha caratteristiche simili a quelle dei 2 HAIJING (classe ZHAOTOU per la NATO) costruiti per la Guardia Costiera nel 2014-2017, con ponte di volo e hangar per elicotteri, ma è priva di armamento (gli OPV gemelli imbarcano cannone da 76 mm e 2 da 30), a parte armi individuali e predisposizioni per sistemi più prestanti. Si tratta dei più grandi pattugliatori del mondo, equiparabili a OPV-incrociatori con adeguata velocità (oltre 25 nodi) e oltre 10.000 miglia di autonomia a 16 nodi, per missioni sino a 90 giorni, garantite da una elevata automazione e da diesel di nuova generazione a basso consumo e limitata emissione di gas.


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