
Il 94th Army Air and Missile Defence Command (AAMDC) dello US Army ha annunciato l’intenzione di schierare sull’Isola di Guam una delle 2 batterie del sistema missilistico superficie-aria IRON DOME, acquistate da Israele, con l’ottica di proteggere l’area da possibili minacce portate da droni kamikaze e misisli cruise. Il rischieramento rientra all’interno dell’operazione definita “Iron Island”, e include lo svolgimento di test per valutare le reali capacità del sistema contro la minaccia in questione. Nel dettaglio, la batteria ed il personale arriveranno nell’isola del Pacifico per la fine di ottobre, con una prima esercitazione già pianificata per novembre. Quest’ultima ha lo scopo di raccogliere i dati relativi per quanto riguarda il rischieramento e il sostentamento del sistema e, soprattutto, l’integrazione con la batteria Terminal High Altitude Area Defence (THAAD) già presente in loco. Come noto il sistema IRON DOME, balzato alle cronache dopo l’efficiente e concreta risposta agli attacchi portati da Hamas allo stato di Israele, è costruito localmente dalla Rafael ma co-sviluppato insieme alla Raytheon americana, ed è stato concepito per intercettare minacce balistiche quali razzi e colpi di mortaio, ma recentemente avrebbe dimostrato anche buone capacità contro i droni kamikaze lanciati contro Israele dai miliziani di Hamas. Allo stato attuale, le Forze Armate statunitensi non hanno manifestato la volontà di acquistare ulteriori batterie per un motivo ben noto: l’opinione pubblica a stelle e strisce è sempre, e ancora, molto suscettibile agli annunci di acquisti di materiale e sistemi d’arma stranieri, soprattutto se impiegati per la difesa di truppe o cittadini americani, anche riguardo a sistemi che hanno manifestato tutta la loro efficienza come l’IRON DOME. L’attenzione dei vertici militari statunitensi si focalizza molto di più sulla valutazione della possibilità di incorporare parti del sistema d’arma israeliano nelle capacità di protezione aerea americane, per avere un completo spettro di risposte alla minaccia multipla portata da missili da crociera e droni, razzi, artiglieria e fuoco di mortai.