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Il piano giapponese per utilizzare le attuali cacciatorpediniere portaelicotteri classe IZUMO per l’utilizzo di velivoli STOVL procede spedito. La speranza della Marina nipponica è quella di riacquistare la capacità portaeromobili, assente dalla Seconda Guerra Mondiale, a partire da questo autunno. Ad annunciare l’imminente avvio dei test in mare è stato il Comandante del Corpo dei Marines Americani, il Generale Berger, durante un seminario organizzato dall’Istituto Navale USA e il Centro di Studi Strategici e Internazionali, sotto il patrocinio delle Huntington Ingalls Industries. Durante il suo intervento, il Generale Berger ha sottolineato quanto sia importante per la Marina Nipponica dotarsi della capacità di operare con gli F-35B dalle sue unità navali, ponendosi allo stesso livello delle forze aeronavali britanniche, che proprio in questi giorni operano in Pacifico con la portaerei HMS QUEEN ELIZABETH. Su quest’ultima operano anche velivoli F-35B del Marine Fighter Attack Squadron 121 (VMFA-121) dello USMC che, secondo quanto fatto intendere dallo stesso Generale Berger, saranno anche i velivoli che supporteranno i test in mare sulle unità nipponiche. La decisione di utilizzare i due cacciatorpediniere IZUMO (JDS IZUMO e JDS KAGA) in ruolo portaeromobili risale al 2018 quando, con il favore di Washington, in ottica anti-cinese, il premier Shinzo Abe approvò il progetto per la conversione e l’upgrade delle unità in questione per ospitare i nuovi velivoli F-35B. Secondo quanto ufficialmente chiesto da Tokyo agli USA, per il tramite del programma Foreign Military Sales (FMS), il Giappone prevede di dotarsi di 63 F-35A e 42 F-35B, oltre alla fornitura di ulteriori 110 sistemi di propulsione Pratt and Whitney quale riserva strategica. Va sottolineato come il Giappone sia l’unico Paese oltre all’Italia ad essere stato autorizzato dal Governo americano ad assemblare i propri velivoli e ogni ulteriore possibile JSF venduto nell’area asiatica. Qualora i test in mare forniscano un risultato positivo, il Giappone, avrà il privilegio di essere incluso nel “club esclusivo” dei Paesi in grado di svolgere operazioni con gli F-35B sul mare che, ad oggi, sono USA, Regno Unito e Italia.