RIVISTA ITALIANA DIFESA
Vola l’ARES, velivolo multi-sensore per l’US Army 31/08/2021 | Gabriele Molinelli

L’US Army pianifica di potenziare le proprie capacità organiche di sorveglianza, acquisizione obiettivi e guerra elettronica come indispensabile complemento all’espansione delle capacità e della gittata dell’artiglieria.

L’Airborne Reconnaissance and Electronic Warfare System (ARES), che usa una suite di missione prodotta da L3 Harris installata in un business jet BOMBARDIER GLOBAL 6500,

L3 Harris ha vinto il contratto per l’ARES nel novembre del 2020 e ha modificato una fusoliera “green” in soli 6 mesi. Il velivolo ha completato con successo il suo primo volo dallo stabilimento L3 di Waco, in Texas.

L’ARES è un dimostratore che volerà nell’ambito del progetto High Accuracy Detection and Exploitation System (HADES) grazie alla sua capacità di integrare ulteriori sensori a lungo raggio. HADES vuole rimpiazzare ed incrementare le capacità oggi garantite dai GUARDRAIL, velivoli ISR basati sul turboelica BEECHCRAFT KING AIR, dagli MC-12 Enhanced Medium Altitude Reconnaissance and Surveillance System (EMARSS), dagli EO-5C Airborne Reconnaissance Low (ARL) COMINT/ELINT su fusoliere De Havilland Canada DASH 7, e dagli RO-6A Airborne Reconnaissance Low-Enhanced (ARL-E) su base DASH 8.

Nel luglio scorso l’US Army ha assegnato contratti da quasi 5 milioni di dollari sia a L3 che a Raytheon per maturare suite di missione ELINT e COMINT per il programma HADES. La suite ARES al momento non include capacità EW, a dispetto della sigla: l’esatto mix di sensori e capacità operative è ancora in fase di definizione.

L’ARES può volare fino a 14 ore ad altitudini di 40.000 piedi (oltre 12.000 metri) e la struttura del GLOBAL 6500 garantisce un carico utile di 14.000 libbre (oltre 6 tonnellate) per sensori e sistemi di missione.

Il principale avversario dell’ARES è il dimostratore ARTEMIS (Aerial Reconnaissance and Targeting Exploitation Multi-Mission Intelligence System), frutto di un contratto siglato nel novembre 2019 con Leidos.  Basato su una cellula BOMBARDIER CHALLENGER 650, nel corso del 2020 ha volato su Okinawa ed è stato testato anche in Europa nell’esercitazione DEFENDER.

L’ARTEMIS prevede l’installazione di una gondola sotto la fusoliera che contiene presumibilmente il radar SAR/GMTI e forse sensori ottici. L’ARES ne è per ora sprovvisto, ma servirà a dimostrare una diversa suite ISR.

Essendo basato sulla fusoliera GLOBAL 6500, l’ARES offre significativi vantaggi in termini di carico e volumi utili, ma la realtà è che l’US Army al momento non chiude le porte all’uso di altri velivoli come basi per il sistema HADES definitivo. Le opzioni prese in considerazione includono anche fusoliere Boeing P-8 (737) appositamente adattate, Gulfstream comuni con i nuovi velivoli da guerra elettronica EC-37B COMPASS CALL, o Bombardier comuni con le piattaforme di comunicazione multi-link E-11A Battlefield Airborne Communications Node (BACN), fino ad una nuova variante del velivolo senza pilota RQ-4 GLOBAL HAWK.

La suite di missione HADES con il suo radar per sorveglianza del campo di battaglia assume ancora maggiore importanza per l’US Army in considerazione della decisione dell’USAF di non acquisire un rimpiazzo “diretto” per gli attuali velivoli JOINT STARS. Per quanto l’USAF ovviamente intenda rimpiazzare la capacità attraverso un mix di altri velivoli e sensori, l’US Army andrebbe a tutelarsi con la propria flotta organica di radar volanti.


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