
E’ proprio il caso di dirlo, dopo una partenza a razzo – con la manifestazione di interesse dell'Esercito lanciata a dicembre, dopo neanche 3 settimana dall’uscita di un DPP dove non c’era traccia del programma – il programma AICS (Armored Infantry Combat System) ha subito un (salutare) rallentamento. Lo conferma una bozza di scheda di programma del DPP 2021 in uscita, di cui siamo venuti in possesso. Ebbene, secondo la scheda, la copertura finanziaria per l’AICS partirà dal 2022, con un solo milione di euro. Un milione anche per il 2023, mentre per il triennio 2024-2026 sono stati allocati 90 milioni. Un ammontare (forse) appena sufficiente per qualche prototipo. Ricordiamo che lo scorso dicembre, l’EI aveva manifestato la sua volontà di disporre dei primi veicoli operativi già nel 2025, evidentemente puntando su un'acquisizione off the shelf. Già allora fummo facile profeti nel sottolineare che si trattava di un’ipotesi poco realistica; adesso la scheda non fa altro che confermarlo. Per il resto, al momento per il programma vengono stanziati fino al 2035 2,141 miliardi di euro, su un costo complessivo quantificato in 6,6 miliardi, considerata la necessità di rimpiazzare tanto i DARDO quanto VCC e M113, con un’esigenza espressa dallo stesso EI in 679 mezzi. L’altro aspetto interessante è che nella scheda si parla di 8 varianti: combat, posto comando, portamortaio, portaferiti, contraerei, controcarro, genio e portamunizioni. Nessun accenno, invece, a varianti tipo carro leggero, ISTAR, porta loitering munitions e, sopratutto, nessun accenno a varianti non pilotate o a pilotaggio opzionale. Insomma, un programma molto tradizionale da questo punto di vista che, auspichiamo, possa essere un po' ristrutturato in corsa; basti pensare a cosa è accaduto nel Nagorno Karabah ed all’importanza che le loitering munitions stanno assumendo sui moderni campi di battaglia, lotta controcarro compresa. Per quanto riguarda gli aspetti industriali, dopo l’infatuazione dell’EI per il LYNX di Rheimentall, che sembra passata – tenendo anche conto che l’Italia non è propriamente l’Ungheria… - i giochi sono aperti. Ulteriori dettagli su RID 10/21.