
Sky Eye Systems, società del gruppo OMA, sta sviluppando una nuova versione a decollo e atterraggio verticali della famiglia RAPIER, un UAV ad ala fissa di Classe Mini/Light per missioni di intelligence e sorveglianza. Questo nuovo modello, denominato RAPIER X-VTOL, ha un peso massimo al decollo di 50 kg (che lo fa rientrare nella Classe Light), un range operativo di 100 km (estensibile ad alcune centinaia di km, grazie al datalink satellitare opzionale) e un’autonomia da 5 a 11 ore a seconda della missione. E’ dotato di 2 motori in tandem per il volo orizzontale (uno a combustione multi-fuel e uno elettrico), unico della categoria che gli permette l’atterraggio anche su navi veloci in movimento o in presenza di forte vento, e di 8 motori a propulsione elettrica per il volo verticale. Monta a bordo sensori EO/IR e altri payload opzionali come sensori Iperspettrali, Lidar, IFF, SIGINT e anche SAR (Synthetic Aperture Radar), grazie all’estrema flessibilità e modularità della baia payload. Le principali applicazioni riguardano missioni ISR, route clearance, force protection, targeting, relay, law enforcement e pattern of life. Il RAPIER X-VTOL è stato sviluppato principalmente per le esigenze della Marina Militare. Il RAPIER X-VTOL è la terza versione della famiglia di droni sviluppata da Sky Eye Systems. Il primo modello RAPIER X-25, che sta per ottenere la certificazione militare secondo la normativa Stanag 4703, è stato appena acquistato come “cliente di lancio” dall’Aeronautica Militare e consegnato al 32° Stormo di Amendola (FG). La commessa dell’AM riguarda un sistema completo composto da 2 velivoli, un lanciatore a catapulta e una Ground Control Station (GCS). Anche Esercito e Marina hanno inviato lettere d’interesse per questo sistema. La seconda versione è invece il RAPIER X-SKYSAR (peso fino a 30 kg), dotato oltre a sensori EO/IR anche dello SKYSAR, il più leggero radar ad apertura sintetica del mondo sviluppato dalla stessa Sky Eye Systems. Le 3 versioni condividono gran parte delle tecnologie sensibili e fondamentali sviluppate in Sky Eye Systems, quali il layout aerodinamico estremamente ottimizzato, il Flight Control System e la Ground Control Station, sviluppati secondo i massimi standard di sicurezza software-hardware DO178C-DALB, nonché la progettazione strutturale quasi interamente in fibra di carbonio. Ulteriori dettagli su RID 9/21.