
Il 29 luglio scorso, a Patuxent River, l’US Navy ha concluso con successo il primo test in volo dell’MQ-4C TRITON nella sua configurazione “Multi-Intelligence”, ufficialmente indicata come Integrated Functional Capability (IFC)-4. Questo nuovo pacchetto di capacità di Signal Intelligence (SIGINT) rappresenta la soluzione scelta nel 2016 come rimpiazzo per gli attuali velivoli EP-3E ARIES II, la versione SIGINT del P-3 ORION, il pattugliatore marittimo che sta abbandonando il servizio attivo, rimpiazzato dal P-8 POSEIDON. Il TRITON IFC-4 presenta una suite sensoristica completa che si compone di radar Northrop Grumman AN/ZPY-3 Multi-Function Active Sensor (MFAS), un AESA in banda X installato sotto la fusoliera; sistema elettro-ottico infrarosso Raytheon AN/DAS-3, sistema automatico di identificazione del traffico navale Automatic Identification System (AIS) e infine del sistema ELINT Sierra Nevada AN/ZLQ-1. Al test era presente anche il team australiano integrato nella squadra di sviluppo e valutazione del TRITON, poiché Canberra acquisterà da 3 a 7 velivoli nella configurazione IFC-4. Secondo la US Navy, “multipli” TRITON sono già stati equipaggiati con il kit IFC-4 in vista della capacità operativa iniziale nel 2023. Sono invece 2 i TRITON, nella configurazione “base” IFC-3, ad essere già impiegati in supporto ad operazioni reali dalla 7° Flotta nel Pacifico e Oceano Indiano. Vengono impiegati dallo Squadrone VUP-19 di stanza alla NAS Jacksonville (Florida), ma decollano dalla Naval Base Ventura County, in California. L’US Navy pianifica di formare in futuro un secondo Squadron e acquisire abbastanza TRITON per stabilire 5 orbite di sorveglianza a lungo raggio. La Germania aveva pianificato l’acquisto di TRITON con questa capacità, ma ha abbandonato il progetto per preoccupazioni sull’integrazione del grande velivolo non-pilotato in spazi aerei non segregati.