RIVISTA ITALIANA DIFESA
La IZUMO completa la prima fase di lavori per ospitare gli F-35B 28/07/2021 | Andrea Mottola

Dopo 15 mesi, la IZUMO, prima delle tuttoponte giapponesi appartenenti all’omonima classe e ufficialmente designata come cacciatorpediniere portaelicotteri multiruolo, ha completato la prima fase di lavori necessari a renderla compatibile con l’impiego di cacciabombardieri a decollo corto ed atterraggio verticale F-35B, 42 dei quali verranno acquisiti tra 2023 (18 aerei) e 2026 dall’Aeronautica. I lavori, effettuati presso il cantiere Isogo della Japan Marine United Corporation di Yokohama e partiti a marzo 2020, sono stati eseguiti in corrispondenza con il previsto periodo di manutenzione programmata quinquennale ed hanno riguardato principalmente il ponte di volo. Nello specifico, un rafforzamento dello stesso per renderlo compatibile col peso degli F-35B, l’applicazione di materiale in grado di resistere al calore emesso dalla turbina dei velivoli durante l’atterraggio verticale, la ridefinizione dei 5 spot destinati a tale fase con conseguente ri-pitturazione di alcune aree del ponte e l’installazione di un adeguato sistema di illuminazione per la guida durante la fase di appontaggio. Per tali lavori il Ministero della Difesa ha stanziato 3,1miliardi di yen (circa 24 milioni di euro).

Come detto, si tratta solo della prima fase di modifiche da apportare alla nave secondo un programma bifase su base quinquennale. La seconda fase partirà nel 2025 e includerà importanti lavori al ponte hangar dell’unità che porteranno alla modifica dell’attuale configurazione caratterizzata da 2 hangar separati, in grado di accogliere 6 elicotteri MCH-101 o SH-60K l’uno, più un locale manutentivo che ne può ospitarne un altro paio, ad un locale hangar/manutenzione unico con compartimento dedicato al sistema di supporto logistico automatizzato ALIS/ODIN del F-35B.

Inoltre, la seconda parte degli interventi includerà una modifica della prua trapezoidale dell’unità che dovrebbe essere resa più squadrata/rettangolare – seguendo l’esempio delle LHA classe AMERICA della US Navy – nonché, verosimilmente, l’eliminazione del cannone di protezione ravvicinata CIWS PHALANX prodiero. Al contrario, come le citate unità americane, per le IZUMO non dovrebbe essere prevista l’installazione dello ski jump. Tale scelta parrebbe motivata da elementi strutturali, in particolare dall’eccessivo peso della rampa che potrebbe causare uno sbilanciamento della nave in considerazione del già elevato peso del sonar anti-siluro presente nel bulbo, nonché dalla presenza nei ponti sottostanti l’eventuale rampa di locali contenenti apparecchiature collegate al suddetto sonar. Ovviamente, ciò implicherà un minor carico trasportabile in termini di armamento e/o carburante dei LIGHTNING II dell’Aeronautica nipponica, problema parzialmente risolvibile, nel caso del carico di carburante, con successivo rifornimento in volo. Per quanto riguarda la KAGA, seconda unità della classe IZUMO, il cronoprogramma prevede l’avvio dei lavori di modifica verso la fine del 2021 e, tenuto conto degli stanziamenti previsti per gli interventi (20,3 miliardi di yen, pari a 156 milioni di euro), è possibile che la nave venga sottoposta ad un’unica fase di lavori, forse ad esclusione di alcuni interventi di modifica minori relativi ad alcuni locali/compartimenti.


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