RIVISTA ITALIANA DIFESA
10 F-35 per l’Italia 26/02/2014 | Redazione

Nel pieno delle nuove polemiche sull’F-35, innescate dall’ultimo rapporto del Pentagono sullo status del programma, è opportuno fare il punto sulla vicenda in chiave italiana. Al momento, l’Italia ha ordinato 6 velivoli – 3 del LRIP6 (Low Rate Initial Production) e 3 del LRIP7 – e si è già impegnata per acquistare altri 2 aerei del LRIP8, il cui contratto dovrebbe essere firmato nei prossimi mesi tra Pentagono e Lockheed Martin, e i cosiddetti long lead items per altri 2 velivoli del LRIP9. In totale, pertanto, 10 aerei sono già coperti o da acquisizioni o da impegni internazionali. L'Italia dovrebbe ricevere i primi velivoli alla fine del 2015 e poi iniziare con questi tutto il ciclo addestrativo e la formazione dei piloti in America. A seguire ci sarà poi la valutazione operativa

con una IOC (Initial Operational Capability) presumibilmente collocabile attorno al 2018/2019, in linea con i piani di dismissione di AMX, AV-8B Plus e TORNADO IDS, ovvero dei velivoli che l'F-35 dovrà sostituire in seno a Aeronautica e Marina. L’estate scorsa il Parlamento aveva approvato una mozione per bloccare ulteriori acquisizioni di F-35 inattesa del completamento di una nuova valutazione sui risvolti del programma per l’Italia. Non è tuttavia mai stato chiarito, e mai ambiguità fu più fortemente voluta…, cosa si intendesse per ulteriori: ulteriori dopo i famosi 90 aerei che l’ultimo Governo che si era espresso in merito, Monti, aveva detto di voler acquistare, o ulteriori dopo i primi aerei, 6, già acquistati? Peraltro, alla mozione del Parlamento aveva risposto poco dopo il Consiglio Supremo di Difesa (ovvero il Quirinale…) affermando in un comunicato che le scelte tecniche in materia di acquisizione spettano solo al Governo. Dunque, crediamo che proprio a quest’ultimo spetterà alla fine l’ultima parola sul tanto contestato programma. Per approfondimenti RID 3/2014.

 

 

 


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