
La Svizzera ha scelto l'F-35A LIGHTNING II come vincitore del programma di procurement per il nuovo caccia multiruolo Air2030 per la sostituzione degli attuali F-5E/F TIGER II ed F/A-18C/D HORNET. Il paese elvetico ha siglato un contratto per la fornitura di 36 aerei per un costo di 6 miliardi di franchi già precedentemente stanziati per l'acquisizione del nuovo velivolo. Le consegne dei primi velivoli dovrebbero avvenire nel 2025. L'F-35 è stato preferito all'altro concorrente americano F-18E/F SUPER HORNET, ed ai 2 velivoli europei Eurofighter TYPHOON (in questo caso con la Germania come capocommessa) e RAFALE, con questi ultimi 2 che apparivano maggiormente accreditati alla vittoria in virtù di una maggior convenienza in termini di offset industriali (nel caso del TYPHOON era stata offerta la creazione di una struttura di assemblaggio finale in loco). Secondo i criteri di punteggio assegnati dall'Aeronautica svizzera durante la competizione per il nuovo caccia, il LIGHTNING II ha totalizzato 336 punti, 95 in più rispetto agli altri 2 candidati. In particoalre è risultato superiore in termini di efficacia capacitiva (superiorità informativa, capacità di sopravvivenza, facilità d'impiego, tempi di addestramento ridotti e relativo tasso di usura), ma anche nelle voci relative al supporto del prodotto durante il ciclo di vita (addestramento, manutenzione, logistica), delle possibilità di collaborazione/cooperazione operativa con altre aviazioni partner e dei costi operativi (stimati in 15,5 miliardi di franchi in 30 anni, 2 miliardi in meno rispetto al secondo classificato).
Oltre al contratto per gli F-35, va aggiunto quello relativo all'altro importante programma di procurement svizzero, riguardante l'acquisizione di un nuovo sistema di difesa missilistica ground based. Anche in questo caso la scelta è ricaduta su un sistema statunitense, il PATRIOT (probabilmente 5 batterie nella variante PAC-3), preferito al sistema europeo SAMP/T, ad un costo di 2 miliardi di franchi. Anche in questo caso, il PATRIOT ha battuto l'avversario europeo in tutte e 4 le categorie di confronto, nello specifico: efficacia operativa (capacità d'ingaggio e copertura) e costi operativi (stimati in 3,6 miliardi di franchi per 30 anni), questi ultimi pare significativamente inferiori a quelli del SAMP/T.
Le scelte svizzere, un po' sorprendenti va detto, oltre ad essere legate a motivi operativi relativi ai 2 validissimi sistemi, appaiono, come detto, basate anche su motivazioni prettamente economiche che hanno reso più conveniente l'acquisizione dei sistemi americani. Per quanto concerne l'assemblaggio dei LIGHTNING svizzeri, ancora non è chiaro se tale ruolo verrà svolto dalla FACO italiana di Cameri, come già avviene per gli aerei italiani ed olandesi, oppure se l'assemblaggio verrà effettuato negli USA, magari cedendo la produzione di alcune parti (tettuccio) o di un ridotto numero di velivoli (4/6) alla RUAG di Emmen