
Negli ultimi giorni si è svolta in Siria un’esercitazione joint russa – vedi articolo a fianco - che ha visto coinvolte la Task Force permanente della Marina in Mediterraneo e velivoli appartenenti alle Forze Aerospaziali, rischierati nell’area in occasione dell’importante evento addestrativo. In particolare, come già sottolineato, velivoli MIG-31K FOXHOUND-K e Il-38 ASW sono stati rischierati per la prima volta nella base aerea russa di Hmeymin nella Syrian Arab Republic (SAR). I MIG-31K, sono stati subito integrati con i bombardieri a lungo raggio Tu-22M3 BACKFIRE già presenti nell’area, svolgendo missioni antinave simulate sul Mediterraneo Orientale. Sempre secondo lo scenario addestrativo, i reparti di radar a terra e le forze aeronavali in mare hanno anche effettuato scoperta, scambio dati e ingaggio di bersagli aerei simulati in grado di minacciare la Task Force navale e la Base Navale di Tartus, testando cosi la risposta dell’intera bolla A2/AD russa in Siria. Secondo quanto inoltre aggiunto da un comunicato delle Forze Armate Russe, sono 5 le unità navali che hanno partecipato all’esercitazione joint, incluso l’incrociatore lanciamissili MOSCOW e le fregate ADMIRAL ESSEN e ADMIRAL MAKAROV, insieme a 2 sottomarini, lo STARI OSKOL e il ROSTOV-ON-DOL; le forze aerospaziali, oltre ai già citati MIG-31K e Tu-22M3 in ruolo antinave, ha visto lo svolgimento di sortite antisottomarino con velivoli Il-38 e Tu-142MK. Il Direttorato per la Pubblica Informazione del MoD Russo ha precisato che tale tipologia di velivoli vedrà una presenza sempre più frequente nell’area al fine di garantire la sicurezza delle forze russe nell’area, schierate tra Hmeymin e Tartus.