RIVISTA ITALIANA DIFESA
Gli F-35B della QUEEN ELIZABETH impiegati in Siria e in Iraq 23/06/2021 | Andrea Mottola

Dallo scorso 18 giugno, gli 8 caccia F-35B LIGHTNING II del 617 Squadrone, imbarcati sulla portaerei britannica QUEEN ELIZABETH II insieme ai 10 F-35B del VMFA-211 degli USMC, stanno partecipando attivamente alle operazioni SHADER ed INHERENT RESOLVE volte al contrasto del Daesh nel teatro siro-iracheno. Si tratta del primo impiego operativo degli F-35B della LIGHTNING FORCE - reparto congiunto tra RAF/Royal Navy - da una portaerei, tenuto conto che il loro “battesimo del fuoco” era avvenuto nel giugno 2019, durante il temporaneo rischieramento ad Akrotiri (Cipro). La Difesa britannica non ha fornito particolari dettagli, ma è probabile che il coinvolgimento degli aerei sia stato, inizialmente, limitato al supporto delle operazioni di altri velivoli della RAF (TYPHOON e UAV) e delle truppe di terra, tramite la fornitura di situational awareness e di picture operative dettagliate riguardanti l’ubicazione di bersagli e del loro eventuale spostamento. Negli ultimi 2 giorni, tuttavia, pare che i LIGHTNING II della QE abbiano effettuato missioni che hanno comportato l’eliminazione diretta di obiettivi situati in Iraq con il rilascio di ordigni (probabilmente SDB GBU-39). Durante le suddette operazioni, il Commodoro Moorhouse, Comandante del CSG21, ha parlato di diversi “incontri regolari e a distanza ravvicinata” con velivoli russi presenti nell’area, “particolarmente interessati allo studio del F-35B”, così come con una fregata classe GRIGOROVICH, mentre i sommergibili KILO hanno monitorato attentamente i movimenti della QE e del suo gruppo. Secondo i programmi, il CSG21 resterà nel Mediterraneo Orientale – tendenzialmente tra la costa cipriota e quella siriana - per altre 2-3 settimane, prima di dirigersi verso il Canale di Suez e proseguire verso l’Indo-Pacifico. È possibile che la presenza del CSG21 in quel settore del Mediterraneo abbia delle conseguenze sul dispiegamento del 77° Gruppo Navale della Marina iraniana in arrivo, teoricamente, al largo delle coste siriane tra 8-9 giorni (leggi qui https://www.rid.it/shownews/4238).


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