
Durante la 2021 Special Operations Forces Industry Conference (SOFIC), l’ufficiale responsabile dei programmi per l’ala fissa dell’US Air Force, il Colonnelo Ken Kuebler, ha confermato che lo US Special Operations Command (USSOCOM) è alla ricerca di un nuovo velivolo che possa sostituire il CV-22B OSPREY, le cui prestazioni sono state giudicate non rispondenti alle future esigenze delle Forze Speciali americane. In particolare, le caratteristiche che dovrebbero ricevere un notevole miglioramento sono quelle relative alla velocità e al raggio di azione. Il nuovo progetto di conseguenza è già stato definito High Speed Vertical Take off and Landing (HSVTOL) ed il cui successo potrebbe generare un terremoto nell’ambito delle piattaforme ad ala rotante come in quella fissa. Il primo concorrente ad accettare la sfida è stata la Bell che, come confermato dallo stesso Colonnello Kuebler, ha giá ricevuto un contratto di circa un milione di dollari dall’Air Force Research Laboratory (AFRL) per una serie di studi e valutazioni, di cui al momento non sono stati diffusi molti particolari. Le missioni da assegnare al nuovo velivolo sono quelle che attualmente svolge il CV-22B, la cui velocità massima è di circa 280 nodi (circa 520 km/h): infiltrazione, esfiltrazione e supporto logistico di team delle Forze Speciali, personnel recovery, evacuazione medica e mobilità tattica in genere. Sulla base di questi presupposti, il campo su cui si attendono maggiori novità è senza dubbio la propulsione, per il quale sono già presenti delle interessanti iniziative. Da quanto trapelato, la Bell lavora su un rivoluzionario progetto in cui si cerca di sviluppare un “motore convertibile”, che possa passare dalla modalità turboshaft a quella turbofan in modo da assicurargli le velocità richieste. L’AFRL è invece impegnato nello studio di un Distributed Propulsion Concept Vehicle, che vede la potenza prodotta da una turbina dirottata ad alimentare eliche periferiche e permettere quindi il movimento in verticale del velivolo. La Lockheed Martin è al momento impegnata nello sviluppo del suo VTOL Advanced Recoinnaissance Insertion Organic Unmanned System (VARIOUS) per rispondere ad un altro requisito operativo delle FA americane che prevede l’utilizzo di un mezzo non pilotato, ma i cui sviluppi tecnologici potrebbero essere dirottati dalla stessa società nella competizione per l’HSVTOL. La Boeing potrebbe senza dubbio partecipare alla competizione partendo dal suo dimostratore PHANTOM SWIFT dotato di 2 ventole ventrali e di un paio di innovative ventole orientabili alle estremità alari per il controllo dell’assetto e della spinta orizzontale. Il programma più futuristico è invece quello della DARPA, il VTOL X-Plane, di cui però si hanno ancora pochi dettagli.