RIVISTA ITALIANA DIFESA
FN EVOLYS: le nuove mitragliatrici di FN Herstal 27/05/2021 | Paolo Valpolini

Il 6 maggio scorso la FN Herstal ha presentato le FN EVOLYS™: si tratta di 2 nuove mitragliatrici di squadra superleggere. Queste armi, che costituiscono un notevole balzo in avanti in termini di riduzione del peso, rappresentano la risposta dello specialista belga agli input ricevuti dai propri clienti. Nel campo delle mitragliatrici, la FN Herstal è famosa per la sua FN MINIMI, un’arma nata in 5,56x45 mm che ha ormai più di 40 anni. La sua più recente evoluzione in questo calibro, denominata Mk-3, pur essendo migliorata ha comunque una massa di 8 kg, senza munizioni e con le sole mire meccaniche. Concepita per fornire alla squadra un supporto di fuoco consistente con una massa e un ingombro nettamente inferiori a quelli delle mitragliatrici in calibro 7,62x51 mm impiegate all’epoca della sua ideazione, ha incontrato i favori del mercato, al punto da diventare, a metà degli anni ‘80, l’arma di supporto standard dell’US Army, ed essere adottata dall’USMC e dalle altre Forze Armate statunitensi con la denominazione M-249 SAW (Squad Automatic Weapon). Però da diverso tempo il 5,56 mm impiegato dalla NATO ha suscitato perplessità a causa della sua limitata efficacia nel momento in cui i militari occidentali si sono trovati a confrontarsi con forze dotate di mitragliatrici di calibro superiore, cioè camerate per il 7,62x39 mm e per il 7,62x54R (a tale proposito si veda anche RID 10/19 pagg. 50-57). Questo problema ha spinto verso un ritorno al calibro 7,62x51 mm, sia per i fucili automatici sia per le mitragliatrici. Per tale ragione FN HERSTAL ha sviluppato una MINIMI in questo calibro; un’arma che nella versione attualmente in produzione ha una massa di 8,8 kg. Considerando anche le munizioni, per un nastro da 100 colpi in 7,62 mm bisogna aggiungere altri 3 kg circa (che diventano 3,4 kg nel caso di 200 colpi da 5,56 mm per la MINIMI Mk-3). Inoltre, per garantire un tiro mirato a medie distanze è necessario dotarsi di un sistema di puntamento ottico; il manuale dell’US Army indica quale mirino diurno l’M-145, variante dell’ELCAN C-79, che ha un ingrandimento di 3,4x e una massa di 681 g, mentre per l’attività notturna la scelta cade sull’AN/PAS-13, che nella sua versione medium più recente si colloca sugli 1,3 kg. Quindi tenendo conto di munizioni e mirino diurno, passiamo a oltre 12 kg per l’arma in 5,56 mm e a circa 12,5 kg per quella nel calibro superiore. Considerando il sempre maggior carico trasportato oggigiorno dal soldato di fanteria, e il fatto che la massa trasportata a braccia ha un effetto sulla fatica ben diverso da quella portata nello zaino, si capisce bene come una “cura dimagrante” fosse necessaria, e perché essa fosse invocata da gran parte degli utilizzatori.


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