RIVISTA ITALIANA DIFESA
Israele prosegue la campagna aerea su Gaza 14/05/2021 | Andrea Mottola

Nelle ultime 24 ore sono proseguite le ondate di razzi provenienti da Gaza e diretti non soltanto sulle principali città israeliane (Ashdod, Ashkelon, Beer Sheba, Haifa, Holon, Ramla, Sderot e Tel Aviv) ma anche contro 3 basi aeree. Dopo il tentativo contro la base aerea di Nevatim, sede degli F-35I ADIR, nelle ultime 24 ore le Brigate Al-Qassam di Hamas hanno effettuato un lancio di razzi “inediti” - denominati AYYASH 250, numero che indicherebbe la gittata in km, o i kg di esplosivo della testata, o entrambi - contro la base di Ramon, che ospita circa 70 di F-16I SUFA distribuiti su 3 squadroni. Anche la base di Hatzerim - sede degli F-15I Ra'am del 69° Squadrone e degli F-16I Sufa del 107° Squadrone, velivoli e reparti particolarmente impegnati nella campagna aerea in corso su Gaza – è stata oggetto di un paio di ondate di razzi SEJJIL, anche questi sconosciuti. In tutti e 3 i casi i tentativi sono falliti, sia per la scarsa precisione dei suddetti razzi, sia per l’intervento delle batterie di IRON DOME. Tenuto conto che la maggior parte degli aerei vengono parcheggiati in hangar fortificati, è verosimile ritenere che l’obiettivo di Hamas fosse quello di danneggiare le piste per ostacolare/rallentare i cicli di bombardamenti ai loro danni.

Oltre al diffuso impiego di razzi di vario genere – oltre 1.800 lanciati alcuni dei quali, come detto, inediti - nelle ultime ore si segnala impiego di UAV kamikaze da parte di Hamas. Oltre ad un elevato numero di quad copters di derivazione commerciale armati con esplosivo, il gruppo dispone di almeno 50 SHEHAB lanciabili da catapulte pneumatiche. Si tratta di una copia palestinese dell’ABABIL-2T/QASEF1-2 iraniani - già impiegati dagli Houthi nel conflitto con i sauditi - probabilmente assemblati in loco con know how iraniano. Secondo le fonti israeliane, gran parte degli UAV impiegati sono stati abbattuti dagli IRON DOME o dai caccia, mentre i restanti non hanno causato danni rilevanti.

Inoltre, dalla scorsa notte va segnalato un allargamento – seppur limitato nei numeri – nella campagna di lanci di razzi da parte dei gruppi palestinesi. Una decina di razzi – forse GRAD – sarebbero partiti da Qlaileh, villaggio situato in Libano a soli 10 km dal confine israeliano e dalla cittadina di Shlomi. Fonti libanesi attribuiscono il lancio ad un non specificato gruppo palestinese proxy dei Pasdaran iraniani. I razzi sono finiti tutti in mare.

Nonostante la prosecuzione della campagna di lanci di razzi ad un ritmo praticamente identico dall’inizio delle ostilità, e la relativa progressiva carenza di missili intercettori TAMIR dei sistemi anti missile IRON DOME, Israele non ha ancora avviato un’offensiva terrestre. Nelle prime ore della scorsa notte le forze di terra – incrementate nel numero di unità - si sono limitate a bombardare le varie postazioni di lancio di razzi – la maggior parte delle quali interrate - e UAV situate a ridosso del confine israeliano con barrage di artiglieria effettuato da semoventi M109 DOHER da 155mm. Successivamente, alcune unità corazzate su carri MERKAVA supportati da elicotteri d’attacco AH-64 APACHE, hanno eliminato le postazioni anticarro e gli avamposti da osservazione di Hamas e JIP nei pressi di Beit Hanun. Al momento, tuttavia, non sono segnalati avanzamenti di tali unità che parrebbero ferme a meno di 2 km dal confine con la Striscia, probabilmente per evitare – almeno per il momento - di addentrarsi nelle aree densamente popolate di Gaza, opzione storicamente e tatticamente poco gradita allo Stato Maggiore israeliano.

Precedentemente ed in contemporanea con i movimenti delle truppe di terra, è proseguita la campagna di raid aerei su obiettivi strategici situati nelle aree residenziali di Gaza City. Circa 160 tra droni armati e cacciabombardieri F-15, F-16, ed F-35 provenienti da 12 diversi reparti hanno eliminato 150 obiettivi. In particolare i caccia, armati con GBU-31V1/GBU-32 JDAM e SDB GBU-39, hanno colpito una decina di edifici livellandone un paio, tra cui la Al-Ghafri Tower, che ospitava il “Ministero delle Finanze” /banca di Hamas, nonché la sede del controspionaggio del gruppo, incluso un tunnel di pertinenza situato sotto una scuola. Eliminati anche una grossa parte della chilometrica rete di tunnel per lo stoccaggio di razzi e munizioni denominata “Metro Hamas”, ed una decina di operativi di alto grado di Hamas e JIP, tra cui Abd al-Rahman Azzam Abu-Hamzeh, comandante delle Brigate Al-Qassam, più diverse unità anti-carro nei pressi del confine.

Nelle ultime ore, infine, si segnala il coinvolgimento di unità di superficie della Marina israeliana utilizzate per l'eliminazione di lanciatori e di relativi missili antinave in un paio di strutture costiere. Le navi - probabilmente pattugliatori classe SUPER DVORA MK3 o SHALDAG - avrebbero impiegato missili SPIKE.


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