
Lo scorso anno, dopo circa trent’anni di annose trattative, la Macedonia del Nord e’ diventato il trentesimo paese membro dell’Alleanza Atlantica. In occasione del primo anniversario, il Ministro della Difesa Radmila Shekerinska, e’ stata invitata al NATO Defense College di Roma per una “lecture of opportunity” ai corsisti del Senior Course. Dopo i saluti di benvenuto da parte del comandante del College, il Generale Olivier Rittimann, il ministro ha rivolto un intenso discorso alla platea riunita, ricordando da principio come la partecipazione di ufficiali militari e civili provenienti dal suo paese siano stati numerosi negli anni. "E’ un grandissimo privilegio come Ministro della Difesa di un paese che ha beneficiato molto di questa Alleanza, parlare qui davanti a voi, non solo in quanto centro di conoscenza e cooperazione militare, ma anche come istituzione in cui si sviluppa una cultura del pensiero critico, elemento cruciale di questi tempi". Il ministro della Difeaa Sherekinska ha poi condiviso con i presenti il percorso che il suo paese ha affrontato per diventare un membro della NATO. Un lungo e tortuoso processo durato 30 anni, ma risultato finalmente nel successo sperato, e da cui il Ministro ha voluto condividere soprattutto le due lezioni più importanti: l’importanza di esercitare la giusta leadership e la capacità di cambiare. “Abbiamo lottato tre decenni per diventare un paese membro della NATO, e’ vero. Le nostre ambizioni nei confronti dell’Alleanza Atlantica sono nate all’inizio degli anni novanta dal protrarsi delle guerre yugoslave e dall’impegno di questo nuovo paese a pianificare, decidere e agire sulla base dei valori occidentali. Siamo stati estremamente pazienti, trent’anni sono un periodo lungo. La Macedonia del Nord si classifica tra i paesi con il tasso piu’ elevato di consenso alla membership della NATO e io credo che sia perche’ noi ci siamo dovuti confrontare con l’alternativa. Abbiamo capito cosa significa essere un paese solo, piccolo, debole e non parte di qualcosa di piu’ grande, migliore e piu’ forte di noi". L'evento del primo anniversario dell'adesione della Macedonia del Nord alla NATO è stato l’altro grande tema affrontato dal ministro, in carica dal 2017: “In meno di tre anni siamo riusciti a trasformare un paese diviso, in guerra con i propri vicini e con se stesso. Un paese in cui il progresso non era nemmeno contemplato, dove i media erano controllati o spaventati. Siamo riusciti a trasformarlo in un paese di cittadini liberi, che ha mostrato apertura verso i propri vicini confinanti, e che riesce a risolvere un problema dopo l’altro. L’anno scorso dopo circa trent’anni, siamo diventati il 30esimo paese membro della Alleanza, questo e’ stato un momento cruciale per il nostro paese.” “Come nazione adesso siamo molto concentrati sul prossimo obiettivo, arrivare alla membership nell’Unione Europea e ricominciare con i negoziati per l’adesione. Spero che riusciremo presto a far ripartire le trattative, e’ l’unica strada per uscire da uno status quo che e’ costato tanto alla nostra regione e continente.” “Stiamo investendo molte risorse in un’ area di addestramento nella zona centrale della Macedonia del Nord, che secondo esperti statunitensi e’ attualmente considerate la migliore area di addestramento sul continente europeo in termini di dimensione, sicurezza, capacita’ e gestione dei confine. Quest’area rappresenta una grandissima risorsa, ma non paghera’ se verra’ considerata solo come risorsa per le forze armate macedoni, ed e’ per questo che desideriamo svilupparla come una risorsa NATO e stiamo procedendo in questa direzione. Questo e’ un investimento e una capacita’ che rafforzera’ il fianco sud della NATO e contribuira’ al beneficio di tutti I nostri alleati.” La conferenza è stata seguita da una nutrita sessione di domande con i corsisti del NDC.