
Il Ministero della Difesa egiziano ha annunciato l’acquisto di 30 nuovi caccia Dassault RAFALE che si aggiungono ai 24 già in servizio. La commessa dovrebbe avere un valore attorno ai 5 miliardi di euro. Parigi si conferma così un partner strategico di riferimento per Il Cairo e chiude un'operazione le cui negoziazioni andavano avanti da anni. A quanto risulta a RID, la commessa non pregiudicherebbe, tuttavia, le chance dell’Eurofighter TYPHOON – per il quale è in corso da tempo una campagna a guida Leonardo – anche se come è facile intuire le polemiche relative alla questione Regeni, e le loro conseguenze sui rapporti tra Roma e Il Cairo, non aiutano certo la definizione di commesse militari così complesse e rilevanti. Vedremo, dunque, cosa succederà nei prossimi mesi. Di sicuro, a Parigi non si hanno fisime di sorta a vendere a stati non propriamente democratici e rispettosi dei diritti umani, mentre l’Italia è attanagliata regolarmente da indecisioni e ritardi. Allora si decida chiaramente se si può o no vendere anche a chi non ha le “stigmate” della liberal democrazia di massa, ma se la risposta dovesse essere negativa, ci si prepari a riconvertire una bella parte dell’industria militare. Elementare, considerato che tradizionalmente il nostro export militare per un 60-70% è destinato a Paesi non NATO/UE.