RIVISTA ITALIANA DIFESA
BAYRAKTAR per il Marocco 20/04/2021 | Andrea Mottola

Al fine di rafforzare le proprie capacità aeree con particolare focus agli scenari di tipo COIN, il Marocco ha firmato un contratto per l’acquisizione di 13 UAV tattico-pesanti BAYRAKTAR TB2 turchi di ad un prezzo di circa 70 milioni di dollari. Oltre ai velivoli (costo 65 milioni), l’accordo prevede la fornitura di 4 GCS (stazioni di controllo a terra), di un simulatore di volo, di un sistema digitale per lo stoccaggio dei dati, nonché del pacchetto relativo all’addestramento del personale ed al supporto tecnico/logistico (totale circa 5 milioni). L’arrivo in Marocco dei primi BAYRAKTAR e del relativo equipaggiamento di supporto dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno.

Parallelamente all’acquisizione dei TB2, l’Aeronautica marocchina velocizzerà la costruzione, presso alcune basi aeree, di un numero imprecisato di centri operativi (almeno 2) dedicati alla gestione delle operazioni effettuate dalla flotta di velivoli a pilotaggio remoto attualmente disponibili e di prossima acquisizione (HERON, MQ-9B SEA GUARDIAN). Facile ipotizzare che, almeno una di queste basi, sarà situata nei pressi del confine col Sahara Occidentale, dove il Marocco continua ad essere impegnato nelle operazioni militari contro il Fronte Polisario.

L’acquisizione marocchina rappresenta un ulteriore successo commerciale - il sesto - per l’UAV turco, spinto dalle ottime performance operative fornite nei conflitti in Libia, Nagorno-Karabakh e Siria ai danni di MANPADS e di sistemi antiaerei a corto raggio (PANTSIR) grazie, soprattutto, alla portata dei missili L-UMTAS e alle munizioni di precisione MAM-C/L.  Nelle prossime settimane, peraltro, è possibile il loro impiego nel Donbass.


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