
Il Presidente Biden ha presentato la sua richiesta di budget per l’anno fiscale 2022. Si tratta di una richiesta “discrezionale”, ovvero di una richiesta alla quale entro un paio di mesi al massimo seguirà la richiesta formale di budget della Casa Bianca. Dei fondi richiesti, 715 miliardi saranno destinati al Dipartimento della Difesa, con un aumento, in termini numerici, del 1,6% ma in realtà, considerando l’inflazione, in leggera flessione rispetto al 2021. Come un po' tutte le previsioni annunciavano, il bilancio del Pentagono si conferma, pertanto, “flat”, piatto. Il nuovo bilancio presenta inoltre la novità significativa di includere al proprio interno le spese per le missioni estere (Overseas Contingency Operations, OCO) che, dal prossimo anno, quindi non richiederanno un’assegnazione, e quindi un’approvazione, aggiuntiva. I 38 miliardi di dollari di differenza tra il totale e quelli assegnati al Dipartimento risultano assegnati genericamente al Pentagono ma è noto che normalmente vengono destinati per la quasi totalità al National Nuclear Security Administration. Le reazioni al bilancio per l’FY22 non sono ovviamente mancate, ed è chiaro che quanto presentato scontenta entrambi gli schieramenti politici. I Repubblicani infatti avevano chiesto un aumento del 3,5% con lo scopo di mantenere il vantaggio nella competizione con la Cina, mentre i Democratici si aspettavano dei significativi tagli fino ad un improbabile 10% rispetto al precedente anno. Anche se non sono stati diffusi i dettagli sull’assegnazione dei fondi, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Mark Milley, ha già dichiarato che verranno effettuati investimenti significativi in piattaforme navali, aeree e spaziali mantenendo come obiettivo la sfida alla Cina, non solo nella regione Indo-Pacifico, ma globale.