
La Cina ha annunciato l’ennesimo aumento del budget della Difesa, per una percentuale del 6,8%, in lieve aumento rispetto al precedente 6,6%. Il Paese raggiunge quindi i 208,58 miliardi di dollari americani (1035 miliardi di yuan) annuali, come dichiarato dal Ministro della Finanze cinese. Secondo quanto dichiarato dal Primo Ministro cinese, Li Keqiang, secondo in ordine di importanza dopo il Segretario Generale Xi Jinping, l’aumento è stato ritenuto necessario per continuare l’opera di rafforzamento delle Forze Armate nazionali (PLA). Egli ha inoltre precisato che l’aumento sarà in particolare destinato all’addestramento e alla prontezza operativa dei reparti del PLA, ma anche alla modernizzazione ed allo sviluppo di nuove tecnologie. Pur non nascondendo le ben chiare preoccupazioni relative alle dispute territoriali nel continente asiatico, in particolare con l’India, il braccio di ferro attualmente in corso nel Mar Cinese Meridionale e la non risolta situazione di Taiwan, il Primo Ministro non ha fornito maggiori dettagli sui progetti che godranno dell’aumento annunciato. È facilmente intuibile che chi godrà di una cospicua fetta di tali stanziamenti sarà la Marina Cinese (PLA-N) che procede al varo delle sue unità navali con una velocità e frequenza senza paragoni. Tra queste va segnalata la recente uscita dal cantiere dei nuovi incrociatori Type 055, classe REHNAI, identificati all’ormeggio nella base navale nei pressi di Sanya nell’Isola di Hainan, nel Mar Cinese Meridionale. Il Type 055 rappresenta il top della produzione di unità di superficie cinese, insieme alla terza portaerei e alle 2 unità anfibie portaelicotteri, 2 delle quali hanno già iniziato le prove tecniche in mare.