RIVISTA ITALIANA DIFESA
Presentato il Rapporto Esercito 2020 19/02/2021 | Andrea Mottola

Si è svolta oggi, nella Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Esercito, la presentazione dell’annuale “Rapporto Esercito 2020”, il progetto editoriale che ogni anno traccia un quadro di situazione attuale della Forza Armata e sintetizza i risultati conseguiti nell’ultimo anno, toccando tutti gli aspetti afferenti all’organizzazione e all’impiego dell’Esercito al servizio del Paese. All’evento, organizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito erano presenti il Capo di Stato Maggiore uscente dell’Esercito, Gen. Salvatore Farina e il Presidente di Eurispes, Prof. Gian Maria Fara.

Durante l’evento è stato fatto un rapido punto sullo “stato di salute” della Forza Armata e sul bilancio delle attività effettuate nel 2020. In primis è stata analizzata la risposta alla crisi pandemica nella quale l’Esercito è intervenuto sin da subito impegnandosi in prima linea per supportare il Paese con le proprie risorse.

Il Generale Farina, che sarà sostituito dal Gen. Serino, ha evidenziato come l’impegno dell’Esercito nel 2020 sia stato articolato su più fronti, a cominciare dalla sanità militare che ha dimostrato di essere in grado di alleggerire la pressione sul Servizio Sanitario Nazionale e di offrire un supporto concreto agli italiani, mettendo a disposizione strutture come il Policlinico Militare ''Celio", il Centro Ospedaliero Militare di Milano, gli Ospedali da Campo, i laboratori, le 10 task force sanitarie presso le ASL e i 110 drive through schierati nell'ambito dell'Operazione "Igea". Sul fronte della sicurezza, invece, il dispositivo dell’Operazione “Strade Sicure”, che ha coadiuvato l’applicazione e il controllo delle misure di contenimento della pandemia, è ulteriormente cresciuto, giungendo a quasi 7.803 unità. A fronte di questi interventi entro i confini italiani, sono rimasti invariati gli impegni di carattere internazionale (15 operazioni) che, considerando anche “Strade Sicure”, vedono costantemente impiegati 19.389 militari.

Come sottolineato nello stesso Rapporto, nel corso del 2020 sono proseguite le attività connesse alle 5 linee programmatiche volute dal Generale Farina. Riguardo all’organizzazione, la contrazione degli organici in corso (4.000 unità in meno rispetto al 2019) non ha toccato la componente operativa che, per contro, è stata rafforzata con 2 nuove unità nel centro-sud, con la riorganizzazione del settore infrastrutturale e del Comando Genio e con il conseguimento della Full Operational Capability del Reparto di Sicurezza Cibernetica. Secondo i dati, ad oggi l’Esercito consta di 102.778 unità, 92,9% dei quali militari con età media di 38 anni. Il 65/70% di tali unità forma la componente operativa della Forza Armata.

In ambito “capacità e sistemi”, dopo anni di ristrettezze di bilancio si inizia a intravedere un incremento del budget (pari al 7,15%) che consente di avviare o accelerare quei programmi necessari per contrastare la progressiva obsolescenza dei sistemi in servizio. Sono stati ottimizzati gli sforzi per ottenere risultati concreti nei progetti ritenuti prioritari per la Forza Armata, quali: il Sistema Individuale di Combattimento (SIC) “Soldato Sicuro” con la consegna di 6.316 kit sui 31.657 contrattualizzati; la Blindo “Centauro 2”; i VTMM posto comando; i VTLM “Lince 2” NEC (16 già consegnati sui 34 contrattualizzati); il Nuovo Elicottero da Esplorazione e Scorta (NEES), per i quali a dicembre è stato siglato il contratto per lo sviluppo della versione operativa finale ed il retrofit dei primi 3 elicotteri; il nuovo elicottero multiruolo leggero (LUH), 2 dei quali già consegnati, mentre lo scorso giugno è stato firmato il contratto per altri 15, 10 dei quali da consegnare entro il 2024; i sistemi di Comando e Controllo e Sorveglianza. Passi significativi sono stati compiuti anche nel campo della ricerca e sviluppo, ad esempio con il programma “Prometeo”, uno dei tanti progetti avviati in sinergia con l’industria italiana e volto a integrare le capacità che fanno uso dell’intelligenza artificiale, dei sistemi robotici e dei micro droni, ausili irrinunciabili negli scenari di crisi futuri.

Per quanto riguarda le infrastrutture, ci sono stati importanti progressi per garantire, in futuro, servizi rispondenti ai moderni requisiti e fruibili anche dalla popolazione civile. L’iniziativa denominata “Grandi infrastrutture – Caserme Verdi per l’Esercito” ha fatto passi avanti, attraverso il comprensorio “Vitali” in provincia di Pisa e i progetti pilota a Pordenone, Roma e Foggia, ai quali si è aggiunto il comprensorio “Boccadifalco” con l’accordo per la “Città Esercito – Stadio Onorato” nella città di Palermo. Parallelamente, il piano di ripristino alloggi ha visto la riqualificazione di circa 800 unità. Lo stesso progetto prevede, per i prossimi anni, il recupero di ulteriori 2.100 alloggi che necessitano di interventi più complessi.


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