RIVISTA ITALIANA DIFESA
Primo test dell'NSM dal JLTV 18/02/2021 | Fabio Di Felice

Lo USMC ha condotto con successo il lancio di un missile Naval Strike Missile (NSM) da un Joint Light Tactical Vehicle (JLTV), validando tecnologie e capacità del sistema. Ad oggi però il noto Corpo, in comune accorso con la Oshkosh Defense (azienda produttrice del veicolo), ha deciso di non mostrare immagini del test o del sistema. Come noto, lo USMC ha selezionato l’NSM nel maggio 2019 e sin da subito manifestato la volontà di trovare una piattaforma di dimensioni idonee per essere facilmente trasportata e sbarcata, in grado da ampliare le capacità antinave dei Marines e supportare le missioni di sea denial e sea control dell’US Navy. La scelta di tale piattaforma sembra ormai consolidata sul 4x4 JLTV, in grado di lanciare non solo missili antinave, ma anche altre tipologie di missili superficie-superficie a lungo raggio quale componente chiave dei futuri piani del Corpo per la conduzione delle Distributed Maritime Operations (DMO). L’orientamento dei Marines è quello di dotarsi anche di una piattaforma unmanned, conosciuta con il nome di Remotely Operated Ground Unit Expeditionary-Fires, o ROGUE-Fire, ampiamente pubblicizzata negli ultimi saloni espositivi militari. La combinazione di impiego di un tale tipo di piattaforma, leggera ed autonoma, rientra perfettamente nei piani dei Marines che prevedono un futuro conflitto basato su una tattica di “island-hopping” nel Pacifico, o ufficialmente, di Expeditionary Advance Base Operations (EABO); prevedendo un rapido dispiegamento della capacità, una difficile localizzazione e neutralizzazione da parte dell’avversario, e una riduzione della vulnerabilità delle proprie forze sul campo di battaglia.


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