La NATO ha dichiarato la capacità operativa iniziale del sistema di sorveglianza AGS (Alliance Ground System) di Sigonella . Il sistema si basa su 5 UAV strategici categoria HALE (High Altitude Long Endurance) RG-4D PHOENIX, prodotti dalla Northrop Grumman per le esigenze della NATO sulla base dei GLOBAL HAWK americani. I velivoli sono dotati del radar a scansione laterale HISAR in banda X con una portata strumentale di 200 km su un arco di circa 120° e funzioni Syntetic Aperture Radar (SAR) e Ground Moving Target Indicator. Il sensore è dunque capace di scoprire e tracciare tutti i tipi di bersagli a terra, movimenti di truppe, nonché monitorare bersagli fissi ad alto contenuto strategico. Il tutto fornendo immagini radar ad alta risoluzione. Il sistema si compone poi di un segmento terrestre fisso comprendente la Mission Operation Support Centre (MOS) di Sigonella, vero cuore pulsante del sistema e sviluppata da Leonardo, di un segmento mobile basato su 2 Deployable UAV Control Center (DUCE) – utilizzabili come back-up nel caso in cui Sigonella non dovesse essere disponibile - 2 Transportable General Ground Station (TGGS), anche queste sviluppate da Leonardo, e 6 Mobile General Ground Station (MGGS) concepite per le esigenze di rischieramento. TGGS e MGGS sono unità mobili in grado di attingere direttamente alle rilevazioni dei PHOENIX in teatro (guidati da Sigonella o dai DUCE) in favore di unità a livello, rispettivamente, di divisione e di brigata o battaglione. In caso di necessità, entrambe le unità mobili possono fungere da relay tra il PHOENIX e Sigonella. A regime il personale addetto all’AGS supererà le 600 unità, a testimonianza della complessità e della rilevanza strategica del sistema. Con 5 macchine è possibile avere 2 macchine sempre in missione (una presumibilmente sul fronte orientale ed una sul fronte sud/Mediterraneo), 2 per rilevarle, ed una in manutenzione. Ogni missione può durare fino ad un massimo di 30 ore, con un tempo massimo di permanenza on-station di circa 20 ore. Sul fronte sud, uno dei target principali dell’AGS è senz’altro il dispositivo militare realizzato in Libia dai mercenari della Wagner e dai consiglieri russi. Si tratta di una serie di postazioni difensive che da Sirte si spingono a sud nel cuore del Fezzan fino alle basi di Jufra, dove è schierata un’aliquota di bombardieri tattici Su-24 e caccia MiG-29, e Brak Al Shati.