RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il CAVOUR inizia la traversata Atlantica 03/02/2021 | Marina Militare

Terminata la breve sosta logistica in porto a Rota (Spagna), Nave Cavour ha iniziato la traversata atlantica che la porterà a Norfolk sulla costa orientale degli Stati Uniti, lasciando sulla sua scia di poppa l’Europa e il Mar Mediterraneo. Partita dalla Stazione Navale Mar Grande di Taranto il 28 gennaio scorso, con il saluto all’equipaggio del ministro della Difesa Lorenzo Guerini accompagnato a bordo dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, dal Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, e dal comandante in capo della Squadra Navale, ammiraglio Paolo Treu, l’ammiraglia della Marina Militare italiana ha orientato la prora in direzione della base navale della seconda flotta statunitense in Virginia, per la Campagna denominata “Ready For Operations” (RFO), per iniziare il processo di certificazione all’impiego operativo dei nuovissimi velivoli del programma Joint Strike Fighter (JSF) F-35B.

L’importanza “strategica” della Campagna di Nave Cavour è stata più volte sottolineata dal Capo di Sato Maggiore della Marina Militare che ha evidenziato come “questi impegni, ad elevatissimo contenuto tecnico-operativo” siano “fondamentali per rafforzare il peculiare potenziale expeditionary abilitante per tutto lo strumento militare nazionale” in quanto racchiude le capacità strategiche di proiettare e impiegare a 360° le potenzialità militari a tutela degli interessi nazionali e a grande distanza dalle basi nazionali: grazie alla rapidità di intervento, all’autonomia logistica e alla disponibilità di varie capacità operative di supporto.

"Si tratta certamente - ha detto il ministro Guerini dal ponte di volo della portaerei durante il suo saluto all’equipaggio - di un'attività di natura tecnico-operativa, ma con risvolti importanti sul piano strategico-militare per la Difesa e per il Paese nel panorama internazionale. Un risultato che non sarebbe stato raggiunto senza la tenacia, la professionalità, l'abnegazione di donne e uomini che credono fortemente nella loro professione e nella loro missione, pronti a dimostrare le loro capacità in ogni occasione, generosi e straordinari 'professionisti del Mare'”.

La portaerei Cavour, al comando del capitano di vascello Giancarlo Ciappina e con un equipaggio di circa 600, uomini e donne provenienti da ogni regione d’Italia, che, nonostante le avversità del periodo storico dovute alla pandemia in atto, naviga oggi alla volta degli USA per consentire all’Italia di rafforzare il proprio rango nel complesso quadro geostrategico in cui viviamo.

La "Ready For Operations (RFO)", così come è stata battezzata la campagna negli Stati Uniti di Nave Cavour, si inquadra nel fondamentale programma per il rinnovamento della capacità strategica della portaerei che, proprio in vista dell’acquisizione dei nuovi velivoli di 5^ generazione, è stata interessata da un lungo e importante processo di ammodernamento ed adeguamento agli standard tecnici per l’F-35B. Tali lavorazioni hanno rappresentato la massima espressione delle capacita? produttive dello stabilimento tarantino e hanno altresì permesso di consolidare importanti sinergie tra le maestranze dell’Arsenale Militare di Taranto, l’industria nazionale (Fincantieri e Leonardo) e la piccola media impresa, coordinati dagli ufficiali tecnici della Marina Militare.

Durante la Campagna RFO, che vedrà la portaerei impegnata sino al prossimo aprile, verranno effettuate importanti attività (c.d. “Sea Trials”), che prevedono in primis il susseguirsi di decolli e appontaggi dei nuovi velivoli F35 sull’Unità oltre che numerose prove tecniche condotte da un team di ingegneri e collaudatori dell’Integrated Test Force statunitense, necessarie per le certificazioni tecniche di compatibilità tra l’aereo e la nave. Il conseguimento delle certificazioni RFO costituisce un importante passo verso il raggiungimento della “Initial Operation Capability” ossia la capacità operativa iniziale della portaerei Cavour con il velivolo F-35B, prevista entro la fine del 2024, quando la Marina Militare potrà disporre di almeno 8 velivoli e 12 piloti. L’iter si concluderà con l’acquisizione della “Final Operational Capability” dopo la consegna del quindicesimo velivolo alla Marina.

La portaerei costituisce dunque un chiaro moltiplicatore di forza per le capacità di intervento geostrategico dell’Italia, che potrà disporre di uno tra i più avanzati strumenti militari nel panorama mondiale, che non trova riscontro in altri Paesi dell’Unione Europea.


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