RIVISTA ITALIANA DIFESA
Cina, test d’intercettazione mid-course 09/02/2021 | Fabio Di Felice

Il Ministero della Difesa cinese ha confermato di aver condotto, questa volta con successo, un test di intercettazione di un missile balistico a raggio intermedio, o IRBM, nella sua fase di “mid-course”. La notizia, comunicata senza particolare enfasi, se non nel sottolineare il carattere difensivo del sistema, rappresenta un significativo successo per lo sviluppo tecnologico delle Forze Armate cinesi e getta le basi per l’avvio di un possibile progetto ABM cinese. La stessa notizia rappresenta inoltre una evidente risposta al ritiro USA dal trattato INF (Intermediate-range Nuclear Forces). L’intercetto, effettuato nella fase mid-course di un missile balistico, che rappresenta circa l’80% del suo volo, è generato dalla perfetta coordinazione di una miriade di sistemi e sensori: radar di sorveglianza a lungo raggio, satelliti di early warning, sistemi di misurazione e calcolo di precisione, un sistema d’arma missilistico ad elevata tecnologia, soprattutto per quanto riguarda i relativi boosters, e un sistema di gestione del campo di battaglia e comando e controllo in grado di orchestrare il tutto. Dopo tanti insuccessi registrati nei precedenti test, da imputare principalmente ai sistemi missilistici per l’intercetto, dal FJ-1 al FJ-3, la Cina ha dimostrato adesso di poter sviluppare un sistema con la possibilità di intercettare i missili balistici nella loro fase di medio corso. Va inoltre sottolineato che il vettore d’intercetto, molto probabilmente l’ultima versione di uno dei missili della serie DONG NENG, può anche essere usato, secondariamente, quale arma anti-satellite, avendo la possibilità di ingaggiare anche oggetti nello Spazio.


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