RIVISTA ITALIANA DIFESA
L’Australia sceglie l’AH-64E 19/01/2021 | Fabio Di Felice

La capacità di ricognizione aerea armata dell’Esercito Australiano subirà un notevole incremento dal 2025, dopo la scelta, comunicata ufficialmente dal Ministro della Difesa, Linda Reynolds, dell’AH-64E GUARDIAN quale sostituto dell’Armed Reconnaissance Helicopter (ARH) TIGER. Lo stesso Ministro ha chiarito che la scelta è stata dettata dalla necessità di avere una piattaforma ad ala rotante in grado di avere un impatto immediato nello scenario strategico di riferimento e agire da subito, quindi, in deterrenza a possibili azioni ostili contro gli interessi nazionali australiani. La scelta finale del progetto denominato Land 4503 giunge dopo una lunga valutazione di diversi elicotteri d’attacco e ricognizione, in particolare riguardo all’abilità provata e la maturità unita alla possibilità di avere un sistema off-the-shelf. Con tali requisiti il GUARDIAN ha dimostrato secondo gli Australiani di essere l’opzione senza dubbio più letale, maggiormente protetta e priva di rischi per l’Australian Army, rispettando al tempo stesso i requisiti relativi alla facilità di supporto tecnico, sicurezza dei sistemi e di certificazione secondo le normative australiane. Le lesson learned ricavate negli anni di utilizzo del TIGER, tra i suoi alti e bassi rendimenti e problemi, hanno fornito una chiara idea sulle reali necessità dell’Australian Army nel delicato ruolo della ricognizione armata e di supporto alle truppe a terra. A rinforzare la scelta del Governo di Canberra, ha contribuito anche la conferma di solide opportunità per l’industria della difesa australiana di essere coinvolta nel progetto: supporto logistico, servizi di approviggionamento dei pezzi di rispetto, addestramento di equipaggi e tecnici, ingegneristica, manutenzione e riparazione. Massimizzando tali contributi, l’Australia avrà inoltre la possibilità di sviluppare un proprio know-how ed expertise nella gestione di piattaforme ad ala rotante e fornire quindi il proprio contributo alla catena logistica globale per simili sistemi. Ancora non noto il numero di velivoli che verranno acquisiti per sostituire le attuali 29 macchine in servizio.


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