Durante un Webinar su “La centralità della relazione transatlantica per il settore Aerospace & Defense”, organizzato a novembre dalla Camera di Commercio americana in Italia, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha fatto riferimento alle “opportunità sottese alla possibile partecipazione italiana nel programma Future Vertical Lift in merito al quale il dialogo tra le controparti industriali e istituzionali è tuttora in corso”. Le parole del Ministro, con un chiaro riferimento ad una cooperazione con gli Americani, hanno in realtà formalizzato una situazione nota già da tempo e che era emersa in diversi documenti ufficiali delle Forze Armate italiane, nei quali si esprimeva, appunto, la volontà di partecipare al programma FVL. Soprattutto, quanto dichiarato da Guerini ha seguito soltanto di poco la presentazione al Parlamento dello schema di decreto ministeriale che ha dato il via libera alla seconda fase del programma NEES (Nuovo Elicottero da Ricognizione e Scorta)/AH-249 dell’Esercito Italiano. La Fase 2, che ha un valore di 680 milioni di euro, prevede l’industrializzazione della configurazione FOC (Full Operational Capability) dell’AH-249, l'acquisizione di 4 esemplari in tale variante, la conversione delle prime 3 macchine di preserie/prototipi (sempre allo standard FOC), prove di volo e qualifiche, avvio di formazione e training di piloti e tecnici, e supporto logistico quinquennale. La Fase 2 segue la Fase 1 attualmente in corso, che comprende lo sviluppo della macchina e la realizzazione dei primi 3 esemplari di preserie/prototipi, ad un costo di 487 milioni di euro, mentre il programma ha una posta complessiva di 2,7 miliardi di euro. Nel corso di quest’anno, Leonardo dovrebbe presentare ufficialmente il primo prototipo, mentre per il motore la scelta è ricaduta su un GE della famiglia T-700. Tuttavia, l'aspetto più interessante del documento è stata la menzione esplicita al fatto che la futura consistenza della flotta di AH-249/NEES potrà essere determinata “anche alla luce dei progressi relativi alla tecnologia Future Fast Rotorcraft (FFR) ed alla maturità del relativo programma in cooperazione internazionale di intesa partecipazione”.
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