Finalmente emergono i nomi dei concorrenti per il nuovo obice semovente da 155mm dello US Army di cui si attendono, a breve, gli esemplari per l’inizio dei test di valutazione presso la base di Yuma in Arizona. L’Esercito Americano, con un annuncio effettuato a luglio scorso, è alla ricerca di un sistema d’arma già pronto che offra una maggiore letalità, mobilità e sopravvivenza dei sistemi attualmente in uso presso gli Stryker Combat Brigade Team. Nel dettaglio, si aspira ad un incremento di gittata, rateo di fuoco, autonomia e capacità di muoversi fuori strada rispetto agli attuali M-777 in uso; tali caratteristiche saranno poste sotto attenta valutazione a partire dall’inizio del 2021, nell’arco di 3 mesi, per poi continuare con la tempistica pianificata che vedrà il primo esemplare consegnato ai reparti di prima linea non piu’ tardi del 2023. Molte le aziende che hanno espresso l’intenzione, piu’ o meno concreta, di partecipare ai test di valutazione:
• la Elbit Systems of America ha già annunciato che parteciperà con il suo Autonomous Truck Mounted Ordnance System (ATMOS) IRON SABRE
• giá noto il concorrente della BAE Systems che punta sul suo obice ARCHER, fiduciosa degli ottimi ritorni ricevuti dall’Esercito Svedese che lo impiega ormai da tempo
• giudicata una outsider, la serba Yugoimport, per il tramite della sua partner americana Global Military Products, presenta invece il suo NORA B-52-155mm
• la AM General ha invece fatto trapelare che si presenterà ai test con 2 contendenti: il BRUTUS e il HAWKEYE
• la NEXTER, nonostante non abbia ancora confermato il suo “viaggio” a Yuma, è alla ricerca di clienti oltremare per il suo CAESAR, superimpiegato ormai in mezzo mondo e in molti teatri caldi del globo
• come possibili last minute potrebbero aggiungersi alla competizione la sudcoreana Hanwha, la giapponese Mitsubishi, il RHINO 6X6 sudafricano o il DANA 8X8 slovacco.
Tra i sopracitati concorrenti, i favoriti sono senza dubbio 2: l’ATMOS IRON SABRE e l’ARCHER. Il primo, con un equipaggio di 4 operatori, vanta una capacitá “shoot&scout” di circa 30 secondi, ha cioè la possibilitá di fermarsi, schierarsi e fare fuoco in mezzo minuto, necessario anche per ultimare la salva, riassettarsi e reiniziare il movimento; caratteristica questa oggigiorno molto ricercata, considerati i letali incrementi generali dei sistemi di fuoco di controbatteria, come dimostrato in particolare dai Russi in Ucraina. L’ARCHER invece, dotato di un equipaggio di 3 operatori, anche se è in grado di operare anche con uno solo uomo, ha l’indubbio vantaggio di essere giá in grado di utilizzare munizionamento anti-carro BONUS con una gittata fino a 35 Km, munizionamento convenzionale fino a 40 Km e di raggiungere gli oltre 60 km utilizzando munizionamento guidato.