RIVISTA ITALIANA DIFESA
Marines, primo taglio agli organici 15/12/2020 | Fabio Di Felice

L’ultimo disegno di legge della Difesa americana prevede la riduzione di circa 5.000 effettivi dello US Marine Corps. Quest’ultimo ha, allo stato attuale, un organico di 186.200 effettivi ma secondo quanto previsto nell’ultimo National Defence Authorization Act, si prevede una riduzione del personale in servizio attivo a 181.200. Nonostante le minacce ventilate dal Presidente uscente Trump di porre il veto sul provvedimento, data la sua sempre sbandierata volontá di aumentare i numeri dei Marines, se trasformato in legge, il provvedimento vedrebbe la maggiore riduzione del famoso Corpo dal 2006. Il portavoce del Manpower and Reserve Affairs, il Maggiore Cochran, ha però precisato che non ci saranno congedi anticipati come avvenuto per i marines “carristi”, a cui è stata proposta la possibilità di transitare nell’Esercito o di chiudere il contratto di lavoro senza penali. La riduzione, quindi, verrà gestita dal dipartimento delle risorse umane dei Marines che verosimilmente ritoccherà i numeri dei nuovi ingressi nel Corpo. Nonostante le opinioni contrarie al taglio proposto, quest’ultimo rappresenta solo l’inizio di una pianificazione più ampia che vede una riduzione totale di 12.000 marines entro il 2030, cosi come pianificato nel concetto Force Design 2030. Già ampiamente pubblicizzate dal Generale Berger, Comandante del Corpo, le motivazioni dietro alla riduzione: la volontà è quella di avere una forza con maggiore mobilità e focalizzata nel ruolo di supporto alla Marina nell’ambiente littoral. Un progetto che prevede meno Marines ma meglio addestrati, armati e operativamente flessibili. Un risparmio sulle spese del personale e degli equipaggiamenti pesanti, quindi, necessario per reindirizzare i fondi sui nuovi equipaggiamenti con i quali affrontare le future minacce agli interessi della nazione.


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