RIVISTA ITALIANA DIFESA
Missili ipersonici per gli OHIO “convertiti” 11/12/2020 | Andrea Mottola

I 4 sottomarini a propulsione nucleare SSGN classe OHIO, convertiti in piattaforme per lo strike convenzionale con missili TOMAHAWK, verranno armati anche con missili ipersonici. I battelli, attualmente senza rivali in termini di disponibilità di armamento convenzionale – 154 missili cruise TOMAHAWK TLAM-Block IV più 22 siluri Mk48 da 533 mm trasportabili – dovrebbero integrare il nuovo missile ipersonico in via di sviluppo nell’ambito del programma CPS (Conventional Prompt Strike). L’arma dovrebbe sostituire/affiancare i TOMAHAWK, a seconda delle esigenze operative, con i quali condividerà l’elevata precisione, a fronte di una maggior gittata, potenza, manovrabilità, versatilità e, ovviamente, di una velocità sensibilmente maggiore (non inferiore a Mach 5). Il nuovo missile condividerà il glide ipersonico, Common Hypersonic Glide Body, con l’US Army, al netto di alcune modifiche necessarie all’integrazione con i sistemi di lancio verticale presenti sugli OHIO, a cominciare dal booster. Non è ancora chiaro, invece, il numero massimo di missili imbarcabili. Si parla di 2/3 missili per ognuno dei 22 tubi di lancio verticale (quindi 44/66) a fronte dei 7 TLAM attualmente inseribili nei canister. Posto che, come detto, un mix nel carico di missili imbarcabili non è da escludere. Per quanto riguarda le tempistiche, il responsabile del programma sistemi strategici della Marina Americana, Vice Ammiraglio Wolfe, ha parlato del 2025 come data prevista per “una limitata capacità operativa” del nuovo missile sugli OHIO. Il riferimento a tale “capacità limitata” farebbe pensare ad una soluzione ad interim, che prevede l’impiego degli ordigni sugli OHIO in attesa della loro prevista integrazione sui sottomarini classe VIRGINA Block V, per i quali si prevede il raggiungimento della capacità operativa iniziale del nuovo missile nel 2028, non a caso stessa data al momento prevista per il ritiro dell’ultimo battello OHIO. Tale soluzione va probabilmente letta come il desiderio, da parte statunitense, di non apparire in ulteriore ritardo rispetto ai Russi (in attesa di capire le intenzioni cinesi in tale settore), che appaiono parecchio avanti nell'integrazione del missile ipersonico antinave 3M22 ZIRCON che equipaggerà i sottomarini classe YASEN e, forse, OSCAR-II.


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