RIVISTA ITALIANA DIFESA
Taiwan, via al primo sottomarino nazionale 03/12/2020 | Andrea Mottola

Come annunciato ad inizio novembre, Taiwan ha avviato la costruzione del prototipo di una nuova classe di sottomarini indigeni IDS (Indigenous Defense Submarine). Dopo l’avvio del della fase di design, risalente al 2016, nel settembre 2019 sono stati stanziati i primi 340 milioni di dollari, su un totale stimato in 16 miliardi necessari alla costruzione di 8 battelli. Dopo ben 4 anni di gestazione e difficoltà varie, lo scorso 24 novembre, con la visita ufficiale del Presidente Tsai Ing-wen al nuovo cantiere della China Shipbuilding Corporation (CSBC) di Kaohsiung, è ufficialmente partita la produzione del primo sommergibile prototipo che dovrebbe essere completato nel 2024 e consegnato alla Marina l’anno successivo. Va ricordato che, in realtà, la prima scelta di Taipei era l’acquisto “off-the-shelf” di sottomarini di fabbricazione straniera (tra cui gli 8 SAURO nostrani proposti nel 2003), scelta resa impossibile dalle pressioni economiche e diplomatiche cinesi nei confronti dei paesi interessati alla possibile commessa. Tale situazione ha reso necessaria la successiva decisione di imbarcarsi nel difficile e costoso progetto di costruzione di una classe indigena di battelli. Ancora non sono state rese note le caratteristiche dei nuovi sommergibili, a parte la loro classificazione come SSK (sottomarini d’attacco a propulsione convenzionale) e la presenza di una propulsione diesel-elettrica “pura” – che non dovrebbe quindi essere affiancata da un sistema anaerobico di tipo AIP, ritenuto eccessivamente impegnativo i termini di costi per un eventuale sviluppo locale, nonché di complessa acquisizione dall’estero per le citate pressioni cinesi – basata su batterie “ad alta efficienza” (probabilmente agli ioni di litio) prodotte localmente. L’armamento sarà costituito da siluri pesanti MK-48 Mod 6 AT e da missili UGM-84L HARPOON Block II, mentre CMS e sonar saranno basati su sistemi Lockheed Martin e Raytheon. Dal punto di vista strutturale, è possibile che i nuovi battelli non si discostino molto dagli attuali sommergibili classe CHIEN LUNG/HAI LUNG (versione customizzata dei classe ZWAARDVIS olandesi), dai quali potrebbero differire per l’adozione superfici di controllo poppiere ad “X” (e non cruciformi), da una riprogettazione della vela e dalla presenza di un doppio scafo. Come detto, i battelli saranno costruiti dalla CSBC con il supporto dell’Istituto Nazionale di Scienza e Tecnologia Chung-Shan. Ulteriori dettagli su RID 1/21.


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