RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il Pentagono alla conquista dello Spazio 03/11/2020 | Ezio Bonsignore

Si possono formulare molte critiche nei confronti dell’ Amministrazione Trump, ma non certo quella di non star perseguendo, con grande coerenza e chiarezza di intenti, un ampio programma per la riformulazione delle linee guida per tutte le politiche complessive di Difesa e sicurezza degli Stati Uniti. Dopo la nuova “National Security Strategy” (pubblicata il 18 dicembre 2017) sono via via venute la “National Defense Strategy” (19 gennaio 2018), la “Nuclear Posture Review” (2 febbraio 2018), la “Missile Defense Review” (17 gennaio 2019) e adesso la “Defense Space Strategy”, annunciata il 17 giugno 2020. Pur se esisteva già in precedenza una “National Security Space Strategy”, formulata nel 2011 dall’Amministrazione Obama, il nuovo documento è il primo a livello mondiale a parlare esplicitamente di una strategia difensiva/offensiva per l’uso dello Spazio a scopi militari. Questa strategia deve ovviamente essere messa in relazione con la riattivazione dell’US Space Command (US SPACECOM) il 29 agosto 2019 e la creazione di una nuova forza armata, la US Space Force (USSF) il 20 dicembre 2019. Si tratta peraltro di un fenomeno, una specie di “corsa alla militarizzazione dello Spazio”, che non è certo limitato ai soli Stati Uniti: ad esempio, la NATO ha di recente definito lo Spazio come un “dominio operativo”, il Regno Unito sta formulando una sua Defence Space Strategy e ha ricondotto il comando e controllo di tutte le attività spaziali di interesse militare sotto l’Air Command della RAF, la Francia ha attivato un suo Comando Operazioni Spaziali e ha formalmente trasformato l' "Armée de l' Air" in "Armée de l' Air et de l' Espace", e anche l’Italia, pur se su scala più modesta, sembra si stia muovendo nella stessa direzione. Naturalmente, l’uso di sistemi spaziali (soprattutto satelliti) per compiti strettamente militari di early warning, comunicazioni, sorveglianza e ricognizione è una realtà già ben consolidata da molti anni, e in un numero crescente di Paesi. Ciò che sta prendendo forma sono la razionalizzazione e il coordinamento di queste attività, con la creazione di strutture ad hoc per la gestione dei relativi sistemi – un processo per certi aspetti non dissimile da quello che portò alla formazione delle aeronautiche militari come forze armate indipendenti.

Tutto l'articolo disponibile su RID 11/20.


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